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fiume della vita

martedì 9 luglio 2013

PARADOSSI

...anche controluce si può trovare il meglio



Il meglio più vero di me l'ho sempre dato nei due poli estremi.  Nella gioia più (S)frenata, nella rabbia meno (S)misurata.       Nel mezzo lo stato di Grazia o di noia.       Così rispose la donna a un gentile signore che voleva provocarla.      E con altrettanta gentilezza salutò lasciando pieno il bicchiere di prosecco.

Mirka








"Andante sostenuto"  (Simphony N.1 Op 68 -J-Brahms)


10 commenti:

  1. Dal momento che ti riconosco anche in questi due estremi,aggiungo, io per te, il mancante. L'educazione morale che diede valore a tutto. Estremi,stato di grazi,a la noia, consapevole di un male passeggero e costante cui nessuno può tirarsi indietro. Bacioni.Maria R.

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    1. Se alla noia,cara MARIA nessuno può tirarsi indietro,ahimè e ancora ahimè,all'educazione morale vige l'ordine a NON sottrarsi,almeno per non avere incubi la notte. Bacio,Mirka

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  2. Forse quello che tu chiami paradossi non sono che la forza che costruisce o decostruisce per meglio interpretare noi stessi.F.

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    1. ...e vincersi o abbandonarsi ai piagnistei.Un bel saluto F veramente di cuore e sincero.Mirka

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  3. Scommettere sull'eleganza degli estremi,non può essere che un buon materiale per riconoscere se stessi e il proprio stile. Tutto il resto non è che noia,eccezionalmente uno stato di grazia. Ornella

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    1. Credo di RIconoscermi in tutto quel miscuglio di brodo primordiale e anche no,ORNELLA mentre guardo al sole...e a molte stelle.Bacio,Mirka

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  4. Dietro a ogni estremo c'è sempre qualcosa che sussurra di un'altra " dimensione". Mgari è quella alla quale tu guardi anche non sapendolo. Quel Brahms canta da se.Elsa Fonda

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    1. Verdi e Bizet furono i miei primi conduttori,nell'ora presente ben venga anche Brahms e che CANTI per me qualora ne perdessi memoria.Bacio,Mirka

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  5. Tutto è espressione di noi. Della nostra personalità,del nostro temperamento,delle relazioni che si ha con se stessi,con la consapevolezza che, di questa molteplicità,dobbiamo farne qualcosa di unitario,attraverso un processo di trasformazione che ci porta alla gioia. E solo allora se ne conoscerà il senso profondo,,non solo per la ragione che ne ha permesso l'evoluzione, ma soprattutto per la pienezza del cuore che lo ha accolto come dono concquistato. Salvatore

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    1. Grazie infinitissimo SALVATORE per questo aiuto a trarre quel succo alla GIOIA gemella sempre del mio pianto. Spero che me la cavi.E' così facile perderla pervia...Mirka

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