Illusionismo nel gioco della luce
Realismo trascendentale ovvero la realtà che continuamente si trasforma in altro
Capita a volte di lavorare in modo esagerato su un'idea, su un'immagine che ha catturato tutta la nostra attenzione oscurandone l'insieme, una persona che la nostra mente ha raffigurato cielo dentro la terra o viceversa.
Un eccesso di errore valutativo, non può che togliere a noi l'autentico senso del reale portandoci fuori persino dal campo percettivo, il vero "centro di se", l'unico capace di guidarci all'evoluzione a più gradi e non a un pensiero circoscritto come una lampada schermata da un paralume, anche se, come diceva Jung L'inerzia è lo stato fondamentale dell'uomo.
Noi siamo uomini e, degni d'essere chiamati così, solo quando sappiamo esprimere la nostra individualità, capace di un centro stabile, libero, cosciente, auto determinato, volitivo e indipendentemente da qualsiasi vincolo personale che lo condiziona. Perché compito reale della coscienza è anche il coraggio delle proprie azioni, costi quel che costi.
Credo, comunque che, sia più facile resistere dall'inizio che alla fine. Prima di me lo sostenne il Da Vinci, io solamente col senno del poi per accertata personale sperimentazione. Vale a dire che, spesso, siamo ossessionati dal bisogno di restare coerenti a un'idea, all'immagine che ci siamo fatti di quell'idea, a una persona che ci eravamo rappresentati potesse essere e, che, testardamente ci portiamo avanti con sforzo nell'impegno di una "scelta" coerente che giustifichi il punto dal quale eravamo partiti.
Eppure...spesso questa coerenza diventa una specie di trappola, se non un'arma contro noi stessi, perché in opposizione al nostro istinto che ci diceva che la coerenza non valeva quella posta in gioco.
Eppure...basterebbe un piccolo sforzo di pensiero e cognitivo, per evitarsi conseguenze spiacevoli e dannose per noi. Un pensiero chiaro, schietto, lucido che nè potrebbe risparmiare anche l'irritazione per aver perso tempo, lavorando su una "falsa realtà", anche se mai messa per i scritto e, sotto gli occhi di tutti. Lo sapevano molto bene i cinesi della Corea quando usavano questo metodo coi prigionieri americani...
Come "quella" volta ad es. che, invitata con "grande entusiasmo" a un vernissage fatto in "mio" onore e, che mi costò una bugia col Maestro su una prova di spettacolo rinviata, oltre a degli enormi disagi per affrontare più viaggi, sotto un sole che picchiava come un turco, arrivai emozionata e con la lingua penzoloni davanti alla porta della mostra, per trovarvi l'"autoritario invitante" abbarbicato a un'albedo di un ucraina slavata, coi capelli di stoppa e, col miaumiau come si conferma essere una loro abitudine.
E' vero che restai di marmo. Marmo che comunque si sciolse immediatamente prendendo altre direzioni, questa volta dettate dall'istinto e basta.
Felicissima d'aver trovato le Ali della Libertà, il piacere di poter dire nel mio cuore e ad alta voce "anche "tu" appartieni alla categoria dei benemeriti cafoni, caciottari, avrebbe detto un mio amico, burini, a Roma.
Mai fissarsi su una "coerenza" in disaccordo con la pelle, la parte più vera di te. l'istinto e pensante.
Mirka
"La boite à joujou" (C.Debussy)
Le foto sono mie
Gazie.Anche questo post è utile e insegna.F.
RispondiEliminaGrazie f.A me continua ad insegnare la preziosità dell'ascolto di questo Istinto-Pensante anche se spesso si finisce col non dargli retta e i danni son tuoi,stupida ogni lamentazione.Mirka
EliminaQuesto è il quindicesimo tentativo per entrare nel tuo blog e postare un commento.M'auguro di farcela con il 16.
RispondiEliminaLa chiarezza appartiene a chi ha chiaro i concetti, le idee e i pensieri dentro di se.Ci tiene a farsi comprendere,anzi lo desidera,perchè relazionarsi con gli altri è la fonte dalla quale attinge verità consolidate con sforzi duri e dolorosi fallimenti,ma che non esita a farle conoscere e a confrontarle con gli scambi e gioisce quando c'è riuscito.Solo chi nasconde altre finalità che non siano la conoscenza,usa un linguaggio oscuro e in codice.Vedi le sette,le cosche mafiose,la Sacra c_pensante,(bella definizione!) è un potente mezzo per distinguere tutto ciò che è dannoso per sè e per la propria evoluzione da quello che non lo è."Costi quel che costi".Ti abbraccio con affetto.Mario
Caro MARIO,anche a me irritano le cose che sfuggono alla mia razionalità e la mortificano.Ti chiedo scusa per questi intoppi immotivati che hanno usato del tuo tempo e della tua pazienza.Si.Concordo con te.Solo chi nasconde "finalità" poco chiare perchè disoneste oscura scrittura e parola.
EliminaIl mio istinto è si esercitato anche se a volte lo tradisco per inseguire altre suggestioni.Poi poi poi mi si scarica l' adrenalina dalle capsule surrenali mi si aumenta lo zucchero nel sangue e la pressione va alle stelle anche se la Coscienza e la Forza del Sè mi aiuta a ripristinare a breve il tutto nei veicoli che portano al flusso della Luce e della Vita che si abbandona al fiume.
Grazie,Mirka
Che dire, leggendo questo post? davvero movimenti centrifughi ci fanno disperdere energia preziosa, rispetto all'Istinto- Pensante, come giustamente lo chiami. La qualità di questo tuo blog non va certo scoperta adesso, ma, a parer mio, in questi ultimi post è ravvisabile un plus-valore di estro creativo, quasi un vorticoso saliscendi fra terra e cielo a disposizione di tutti. Grazie dunque, per quanto stai scrivendo con la pienezza del tuo Essere. Andrea
RispondiEliminaANDREA,sono contenta d'essere "mezzo" trainante vita che si alterna alla staticità.
EliminaGrazie,Mirka
Di persone che seguono l'istinto senza farlo passare dal pensiero,ne conosco molte,di "burini" straripa la terra e lo constato ogni giorno.Ma ne conosco veramente pochi quelli che,come te,per liberarsi da un "fastidio",hanno maturato un post come questo.Ciao.Luciano
RispondiEliminaIstintoPensante,caro LUCIANO e un CIAO.Mirka
EliminaUn post che obbliga a pensare,fa ritornare sui propri passi per pensare ancora,a partire dall'onestà rigorosa che si esamina,se il rispetto che si deve a noi,prima ancora che agli altri è venuto a mancare...per affermare "con forza" la propria diversità,e...dimenticare subito.Enrico
RispondiEliminaSi dovrebbero saldare insieme solo due pezzi dello stesso metallo,ENRICO, spesso non lo si tiene ben presente anche se l'istinto spinge a pensarci.Dimenticare? No.Non credo sia bene per noi,ma perdonare si e passare con indifferenza ad altro.Mirka
EliminaA volte si trascura quello che non dovremmo mai dimenticarci.Ascoltare l'istinto evoluto dalla percezione che ha portato a pensare.E si sbaglia di grosso a non farlo.Riparare i danni diventa poi un'impresa dura e difficile.Però da questo post,s'intuisce che tu la lezione l'hai imparata e data.Non mi resta che complimentarmi sinceramente con te.K.V.
RispondiEliminaSe si ascoltassero tutte le vibrazioni che l'istinto e la mente emanano si potrebbero assimilare percependole e facendole coscienza,tutte le leggi universali scritte per vivere al meglio di se stessi e in armonia col tutto,KLAUS che ringrazio veramente di cuore.Mirka
EliminaChe riflessioni importanti! Che fierezza! Complimenti davvero.Brava.Luigi Santucci
RispondiEliminaIl rispetto,LUIGI, va dato alla caciotta quando è buona e fresca,mai ai caciottari,te pare,cheri?...Mirka
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