Ho cantato il sole al l'alba, al suo centro, e al tramonto
e cantato ho la pioggia allegra ai marcia piedi calzati o scalzati
o furiosamente in battuto al pieno della testa a formazione grandine.
E cantato ho il vento che mescola i colori
diventando un casino senza impronta di ceduto
in melodie d'amore che tutti li contiene
per Dubbio ed in certezza sospesa qualche volta e a termine.
La vita ho cantato senza economia di fiato
quando impastato ha il fango alla terra
umida di muschio e di erba zingarella.
Pur tuttavia imprevedibile e rapido fu sempre quel sentire
su l'improvviso apparire del l'altro occhio Astuto di lucida coscienza
che umile si affianca al Creatore e a Lui diritto conduce senza indugio
in sonorità di univoco vibrato misterioso ed alquanto irresistibile.
E tutto, tutto
fu spasmodica tensione di contrari per un
mistico imprinting di fulmineo folgorante battito
rubando a Hermes quel l' Occhio spadaccino che
trascendendo dal dolente appassionato ingenuo cuore
ne fece incendio di sacrale luminosi guizzi
per riconsegnarlo poi alla originaria fronte
assentata sempre di freschezza cristallina
si che in congiunti visionati
tutto Intero il mondo ebbe a
Svuotarsi sempre più del più del più e ancora del più uno
nel l'orbita del rivoluzionario Urano spazza tutto e
fuori da ogni Ego di materica presenza
fastidiosa e ingombrante per ogni viaggio in corso.
Agli occhi un volteggiare indistinto di piumaggio.
Alternate lucertole di spada sul cambio del posizionato tridimensionale altro .
Ebe
Glenn Gould PlayStation Bach