fiume

fiume
fiume della vita

sabato 31 agosto 2019

VIBRAZIONI










Irrefrenabile fu la spinta incontro alla Dimora del l' oblio 
dove ogni ondata segue naturalmente l'altra.

Stanco del suo cammino 
forza invisibile nè condusse il passo 

Polline e miele
in scaglie sparse di infinito.

Occhi di rugiada in ogni goccia lasciata su una roccia. 
Trasalimenti di stoppino in fiamma.  

Sogno di gheriglio luce e prezioso vino
dopo la vita lontana da ogni frastuono. 

 Foresta azzurra dove tutto si congiunge
in baionettate a sonagli blues.

Con l' ultimo fuoco scalpitante fragore
dolcezza a seguito da primigenio candore.

 Confida la lumaca cautelare
 riparandosi dal l'incendio trascinato.

Fremiti di girini in pancia
ricordando la lentezza del vasaio sapienziale.

Preghiera di un vociare giovanile
che muta domanda tregua al cielo.

Fibra che si  arrampica al l' albero
come gemmazione preziosa in dissolvenza 

mentre ribelle si addossa al predatore sole
 e irritata si dà il verdetto voltando le spalline .

Ebe 



Sonata in Do Mag K 545 W. A. Mozart








domenica 18 agosto 2019

LA RESISTENZA A COMPIMENTO DI SFIDATO ESISTENTE





Che cosa significa Resistere, per gli Spiriti guerrieri se non per Volontà di un Sogno avuto in testa da sempre, o per un Ideale fissato come un immenso vuoto contenitore di luce ovunque riaffiorata, quasi alla ostinazione di inciderne le pareti a chiodi di lucente sferrato?  Difficile a spiegarsi, anche se con precisione se ne ha conosciuto la tenacia e perseguito l' inseguimento.

Condusse il volo, indomito,  come sorgente zampillante del cuore. Con la Coscienza del proprio valore, unitamente alle friabilità formata da ferrite originaria,  in seguendone l'evoluzione affermata, più che a un fine  preciso da raggiungere.  Cercando il valore nella parola, emessa e ricevuta, cosi come per le pause di silenzio, a unica sostanza formato pensiero su cui lavorare.  Scartando l' inutile del più, del l' uno o del l' altro, ma prendendo a Prezioso la virgola, o il punto che guida alla serietà della riflessione.  Fuggendo sempre dagli elogi servili o finalizzati a scopo non confacente alla nobiltà dello sforzo impegnato per comprendere prima ancora che di amare.  Ma fu la Volontà di amare, al servizio di quel l' Ideale intravisto a spingere ogni spontaneo slancio, pur Consapevole di intrecciati limitati, purtuttavia necessari per continuarne il vitalistico impasto, e per Resistere al sogno, senza spegnere quel fuoco ovunque guizzante e Contemplato a Porto dove approdano le navigazioni dopo lungo viaggio.  Sogno scavato dentro ogni voragine, sfiorando gli abissi della lirica banalizzazione, liberato e Vinto su una naturale dolcezza, dopo l' irruenza temperamentale che a volte ha preso e prende. Amorevole sempre per comprendere l'umanità, affinché la vita buona fosse sempre al centro anche nel l' occhio del ciclone.  Rinnovandosi sempre a germinale Curatore di sé stesso. Forse, a volte, persino compiacente, anche se solo in apparenza, alle trappole della parola verniciata con abilità, su inevitabili, inutilizzato sprecato di energie, anche se lo scambiato umano e attento d'orecchio non è mai da scartare, prendendolo come specchio su cui riflesso traspare la conoscenza delle reciproche umanità scoperta, pur sul trattenuto del pudore, e senza escludere la colla della malinconia stridente addosso, come coscienza del l' inaffidabile Ideale portato dal lusinghiero presentato, ma lontano dal  profondo " sentire " oscuramente percepito dal cuore.   Ché i compromessi mascherati, ne allontanavano l' interesse, anche in civile modalità dialogante, rivolgendosi altrove, consapevole della precaria donazione di Tempo, donato in virtù  di volontà  nella tenuta desistenza. Ché coerenza restò sempre lo sforzo al l'esercizio di  Coscienza su un fondato profondamente morale, concentrato ad Essenziale risorsa originale. Sapendo Resistere per la visione del l' unica realtà appartenente, e conosciuta su quel l'autenticità che sa fondersi solo per la fibrillazione della venatura battendo a furore di cadenza e senza abbaglianti al freddo di un lampione che del l' artificiale  luce batté la condanna certa.


Mirka






 Valzer N. 2 Shostakovich



giovedì 8 agosto 2019

COLAZIONE



Il destinato della mèta fu il caffè e la frutta di stagione. 
Irrefrenabile la spinta conducente per risvegliare gli addormentati sensi.

Ché il desiderio sarebbe stato quello di sentire
 l'allodola cantare come da originaria vallata e vita al giorno in formazione.

 Indiscusso fu il piacere
 ma assente l' estasiato contemplare. 

Restò l' inquietudine
del l' Imperfetto giorno.

Buono il caffè,
ma mancante della correzione zuccherina
allungata da sapiente mano accompagnata dal sorriso mondo
 senza il  galoppante truccato del troiani.

 Dolce fu anche l'uva stagionale
ma mancante  del pregiato vigneto originale.

Al giorno il via per l la complessa Unitariana Immaginazione
 su Desideri antichi e scattato di nobiltà guerriera.

Mirka



Canto Degli Uccelli



sabato 3 agosto 2019

LA TENEREZZA






La tenerezza è un gomitolo di seta in gola 
che si libera nel pianto senza far rumore
echi di fiume canterino sciolto a nidiata di piumaggio.

La tenerezza è un piccolo pugno di bambino
una carezza sospesa per creare stanze di memoria
petali in formato acqua ammucchiati in gola.

 La tenerezza è il battito mercurico del Primo appuntamento d'amore
che ne siglò l"identità personale senza ragnatela se non il 
trasparente degli occhi in tempo reale o differito a formato campo di raccolta.

 La tenerezza è il buco riempito dal germogliato bagnato dalla pioggia
sul giocherellone del nascosto ma guizzante di scoppiettanti sparati
mentre si acquieta la curiosità del distinto tra il fresco del verde e il vortice luce.

 La tenerezza è il primigenio del l' odore che guidò lo sguardo alla mammella 
offrendosi come vita riformata a sicurezza di sorrisi
in ancestrale palpitare di  complici congiunzioni.

Esperienza visionaria  che libera ridondanze arcaica 
 di inaspettati flussi di energia guizzanti oro di vigneti pregiati 
 su fiumi aperti al nascosto  della vista e in ciò che si sognò fin da bambini.  

Messaggera del profondo misterioso che condusse Là
 dove si è allungato il corpo sugli incantesimi d'amore e liuteria
  e antica cordigliera di lamento si improvvisa mescolando pianto e riso.  

Ancella di un custodito seminato in interrato solco conducente
coperto ancora di ibrida rugiada lasciata alla sete della terra 
prima che germogli il fiore o il frutto dal multiplo colore.

La guida di salvezza nei congiunti spinto dal gran Carro di orfici Invisibili
 nella terra rigenerata e graziata dal sorriso ispiratore di bulbi raggianti
dal l'olio guaritore del l'oblio mentre imperversa il l'avvolgimento placentare.

Servizio ancillare perché fiorisca altro ancora ignoto 
in luminosi cantucci portanti alla panchina
 degli incontri vittoriosi in mente a destinato compimento.

Tenerezza infine è nudità al suo multiplo e primo nascimento
 pienamente e naturalmente scomposto a disarmato offrendo il petto
a confidente futuro germogliato a sparato di abbacinati bagliori conducenti.



Mirka



Song To The Moon. (Rusalka- Dvorak)










Nota:  Questi versi sono stati ispirati da un Signore  di età in definibile, e sospeso come per attesa davanti a una cancellata