Scrosciava la pioggia come le chiacchere che riempivano quel salotto lussuoso.
La noia albeggiava stridendo di brutto.
Chiusi gli occhi. Mi salvai su vibrazioni antiche.
Mi sono detta; "Cerca in tutti i modi di rendere la tua vita coerente con le tue convinzioni. Ti sopravviverai a ogni sventura,più o meno grande, sempre che, anche l'immaginazione ti sia vicina,la forza di cercarla non si arrenda malgrado le difficoltà,malgrado l'inevitabile riempimento... Non è illusione e neppure magia da prestigiatori del pensiero, ma una questione di pratica sana si." Per quel giorno,almeno, vidi tutti i colori racchiusi in ogni suono. E...uscendo dalla sala sorrisi a tutti. Naturalmente e con semplicità
Mirka
"Non la sospiri la nostra casetta" ( Atto I Tosca- G.Puccini)
Che bello ritrovarci qui anche se lei conosce i motivi della mia assenza. Interessante questo post dove si riscontra una volontà creativa capace di riannodare le immagini positive venute in soccorso per affrontare la prosaicità del vivere... con relativo recupero di uno stato sereno. E quell'immagine messa in fotografia...e quella musica che galvanizza... Un caro saluto.Enrico S.
RispondiEliminaTollerare senza perdere di vista una prospettiva più favorevole è " intellighenzia" che spinge a cercarla senza recare nessun disturbo agli altri. Molto bello. F.
RispondiEliminaHai chiuso gli occhi per acciuffare belle visioni. Forse addirittura per una specie di autoanalisi per ricordarti meglio quella che sei,estendendolo poi anche agli altri. Così della "noia" nessuno potè accorgersene. Abbraccio vivace.Grazia
RispondiEliminaNon essere rigidi nè con sè, nè con gli altri, fa scoprire un nuovo piacere ritrovandolo magari in una bellissima scena d'opera o di vita vissuta. Così è stato.Brava.Bacioni.Maria R.
RispondiEliminaLe manifestazioni della vita interiore fanno degli autentici miracoli. Il regalo d'una libertà priva di ansia. Dovremmo saperne godere più spesso. Un abbraccio. G.M.
RispondiEliminaCarissima,senza l'immaginazione non sapremmo mai chi siamo nè cosa vogliamo. E come spinge quando non si sa con chi scambiare anche senza sentirsi un Milton o un'Amelia Rosselli. Elsa Fonda
RispondiEliminaSe non si può evitare la noia,abbiamo almeno il dovere di provare a ribaltarla immaginando un'altra tessitura,dove risuonino emozioni che portano a stare bene con noi stessi e con gli altri.Il duetto della Tosca è una visione che invita e fa sperare. Monica B.
RispondiEliminaQuando il parlare comunica la voce del "nulla",meglio rivolgersi all'istinto evoluto e rincorrere immagini felici come hai fatto tu,amica. A me non resta che ringraziarti per l'ascolto,perchè m' hai ricordato come si fa a vincere la noia,per la foto che è tutto un dire.Bacioni.L.S.
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