Un vestito inutile lasciato cadere la pesante borsa della spesa inutile per ogni caloria in più consapevoli ma scioccamente indifferenti le inutili parole puntualmente ritrovate sull'onda dell'ultima telefonata non respinta ma della quale ci siamo trovati compiaciuti l'indugio su la vanità di sterili complimenti per una luce blu esaltata da un buon ombretto di marca straniera la sofferenza imbellettata dall'ombra di un rosso la corsa verso la gioia bloccata per il rivestimento di un ruolo lontano dall'essere vero per sentita e corrispondente appartenenza l'unico fiato che con piacere avrei volentieri donato alla vita dentro e fuori dalla scena e da ogni palcoscenico calcato ogni giorno.
Ho spalancato la finestra. Alveari di luci artificiali. Silenzi sospesi. Solo un cane raccontava la sua verità fatta forse di prigione accudita. L'oleandro impassibile a raccogliere la sua conoscenza, il sole un poco velato di malinconia, la doccia per togliersi ogni cosa inutile,la bellezza di un cielo impolverato di azzurro violetto di quel tempo rappresentativo di un vero nel suo eterno mutare trapuntato da qualche cognitiva stella della terra. Venghino venghino signori lo spettacolo continua a giocare dentro di noi mentre ardentemente speriamo non sia così,in virtù di quegli sforzi che sono riusciti ad arrivare al sangue rinnovandolo senza l'obbligo di una qualche sentenza che scagionandolo scagioni ma con la realtà di una verità interiore formata sul filo di una "parola compiuta" non stordita
dal taglio di una luce troppo assordante. Nella sua varietà, nella sua inconsistente storiografia,in ogni suo dramma umano, nel suo essere guizzo libero e felice che per incostanza si consegna a un modello altro da se che lentamente lo fagocita e snatura,paradigma di chi educa non educando, come l'Oggi dilatato nel chiuso di una politica che si finge essere machiavellicamente chiara senza agire su nessun risveglio di coscienza e gode con tutti i vestiti addosso. Venghino venghino signori ma soprattutto che la misericordia di chi presiede il Gioco dal Principio sino alla Fine non manchi mai,ci liberi da ogni male responsabile di ogni altro male. A partire dalle mie stesse azioni. Ciao mondo mio. (?)
Mirka
"Libera me" (Dal Requiem di G.Verdi)
Bello,complesso,profondo.Si ha l'impressione che tutto sia riconducibile all'illusione tranne quello che sente l'uomo dentro se stesso. grazia
RispondiEliminaForse le vere motivazioni,al di là della scena o del palcoscenico del mondo,o da ricercarsi solo dentro di noi e in un "qualcosa" che prevarica persino la stessa introspezione. Siamo sempre vicine,a quanto pare. Baci.Susi
RispondiEliminaProprio così GRAZIA vera solo nella soggettiva realtà umana. Mirka
RispondiElimina?..o il lampo SUSI raccolto nella vibrazione di qualche eco portato dal vento. Mirka
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