Mi sono svegliata con l'eco di una telefonata. Un sogno che pareva vero e non lo era.. Ciao ragazza, come ti va? Bene. Qui ci sono tanti colori di albe meriggi tramonti talmente intensi e belli da bruciare gli occhi. Una bugia bellissima che poteva fare male solo a me stessa. E tu? Bene mi mancano solo i tuoi sogni. Ma sono vecchio. Vecchio anche per questo. Quella voce non l'ho più sentita e ancora oggi mi chiedo se mai ci sia stata, anche se so con certezza che da ogni anagrafe il suo nome è sparito per sempre. Nell'aria il rimpianto per non aver dato spessore di forza a quelle ali di gabbiano invecchiate dall'eternità del gioco. Righe luminose e d'ombra lasciate ora alla guerra tra vento e sole. La mia stupida meravigliosa bugia che male doveva fare solo a me stessa.
Mirka
"Sogna ragazzo, sogna" ( R. Vecchioni)
iare
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