Irrefrenabile fu la spinta incontro alla Dimora del l' oblio
dove ogni ondata segue naturalmente l'altra.
Stanco del suo cammino
forza invisibile nè condusse il passo
Polline e miele
in scaglie sparse di infinito.
Occhi di rugiada in ogni goccia lasciata su una roccia.
Trasalimenti di stoppino in fiamma.
Sogno di gheriglio luce e prezioso vino
dopo la vita lontana da ogni frastuono.
Foresta azzurra dove tutto si congiunge
in baionettate a sonagli blues.
Con l' ultimo fuoco scalpitante fragore
dolcezza a seguito da primigenio candore.
Confida la lumaca cautelare
riparandosi dal l'incendio trascinato.
Fremiti di girini in pancia
ricordando la lentezza del vasaio sapienziale.
Preghiera di un vociare giovanile
che muta domanda tregua al cielo.
Fibra che si arrampica al l' albero
come gemmazione preziosa in dissolvenza
mentre ribelle si addossa al predatore sole
e irritata si dà il verdetto voltando le spalline .
Ebe
Sonata in Do Mag K 545 W. A. Mozart
Elevato, molto elevato, Mozart naturalmente definisce ancor meglio l'emozione, l'humus e la tensione. Il vasaio sapienziale non può sciorinare oltre. Vorrei tu ascoltassi il mio silenzio.
RispondiEliminaBen risentito Enzo. Interessante intervento. Grazie. Rifletterà anche sul non compreso completamente.
RispondiElimina