Gongolavi come un bel pavone chiuso nella ruota del tuo giorno. Alzai le spalle alla vanagloria che sempre riduce mentre si racconta. Un brivido mi rimandò al mio vestito di seta made in italy. Ritratto "troppo umano" dell'istante di splendore che sempre precede l'affanno della corsa, prima che il piede si trovi nella sua porzione di Destino irrevocabile. Cercai di farmi preghiera e passai oltre. L'aria impregnata di profumi naturali sfumati dentro a una nuvola di ossido di carbonio. Umano troppo umano, mi ritornò alla mente la nuance dIo grai un grande del Passato presente. Io granello di pepe fatto numero Primo presto in dissolvenza.
Mirka
"Dolce sentire"
In questa preghiera,certamente fuori da ogni misticismo splende la ragione della verità del cuore. Oserei chiamarlo,se permetti, un pessimismo razionale che non si prende mai troppo sul tragico ma si umanizza con l'ironia da dove trae lo spunto per ritrovare il suo baricentro. Hai messo una canzone che chiama a meditare,e che in me trova aperta la razionale emozione. Grazie. Un caro affettuoso abbraccio.Sergio L.
RispondiEliminaCredo che si sbagli proprio per arrivare all'unica verità di cui abbiamo bisogno. La preghiera. Monica B.
RispondiEliminaTutto SERGIO si chiude in un'unica verità. Sta a noi cercarla e capirla mentre la preghiera si fa grazia imperitura.Bacio,Mirka
RispondiEliminaSi mia dolcissima MONICA che abbraccio con gioia. Mirka
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