Nell'aria un profumo strano
un misto tra la cannella e chiodi di garofani
l'odore di casa mia
lo stracotto del lento che friggeva
umida era l'aria che copriva anche il giallo delle foglie
poi
"malandrino quel buon calice bevuto poco prima"
mi sono detta
nel vedere spuntare le testine rosse tra il verde delle foglioline.
E fui quasi felice.
Mirka
Ho respirato un tenero profumo. Nella stanza c'era il regalo di una mano cara, un rametto del tiglio, com'era dolce il profumo del tiglio (Ruckert)
Sono convinta che gli odori non mutino alla nostra mente neppure in prossimità della morte pur nell'indecifrabile d'ogni operazione di resistere al nuovo del prossimo viaggio. E qui non centra assolutamente nulla il vino. Il fiore e le foglie tu li hai visti. Eccome! Mi faccio interprete del tuo pensiero Mirka? Baci. Mary
RispondiEliminaSi Marý. Hai interpretato ciò che è del mio pensiero e il "vedere" anche con tanta nebbia. Grazie.
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