Una carrozzina un piccolo bimbo un volto in adorazione come una Madonna col suo Dio la percezione del l' Inesistenza del tempo i battiti del polso vibranti come stelle d'un rosario antico una vulnerabile dolcezza che incendiava le viscere evaporante incensi un ebbrezza generatrice di tenerezza infinita una Ninna Ninna che prendeva sempre il via l'eternità smarrita dentro lo stupore per una radice forte e tranquilla che presto avrebbe ramificato l'uccello Lira in gola per l'opera creata un torrente di lacrime sul peso di una camicetta che sapeva di latte e polvere di riso la più nobile linfa che si trasmetteva da fiato a fiato il gesto d'amore restato sospeso per non far male alla fronte degli angeli. Era d'inverno e pareva di maggio. E il caldo largo d'un ala vegliava e vegliava con gli occhi di braccia. Mirka
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