Non so spiegare la profondità di questa sensazione, eppure non posso fare a meno di pensare che, se esistono gli Angeli hanno l'espressione della assoluta Fedeltà di ruolo a protezionismo.
Trovavano sempre il modo per farmi felice. E ci riuscivano. Sempre. Sulla discontinuità degli umori, sulle difficoltà o pena che comporta ogni giorno. Sul l' improvviso oscurarsi degli occhi senza un motivo apparente o che lo giustificasse razionalmente, su ogni esagerata esplosione di emotività, su ogni presunta impossibile soluzione. E questa fu la mia visione di Angelo Custode incarnato in formato umanoide. Quello che snoda al suo nascere ogni senso di colpa, conducendolo allo spianarsi della fronte e liberandola, facendo rifiorire miracolose energie, quasi che il mio ventre fosse un inesauribile fiume di vita portata solo a creare congiunzioni positiva e vitali attraverso la luce della felicità risplendente negli occhi e riflettente nel dinamismo corporale, al punto che anche oggi, sento istintivamente la necessità di Invocarne la Presenza attraverso un Riconosciuto segno, come si fa per i santi, gli angeli o lo stesso Dio. Ché il penetrare sotto ogni strato di pelle, fino ad arrivare al l' essenza senza violarla, solo agli angeli è dato. Ché la felicità donata con la sapiente purezza del cuore, vivacizza la mente trovandovi lo stimolo per creare, "mentre forma il finito dal l' indefinito" (Goethe). E mai ombra ci fu che potesse intromettersi al sacrale della Presenza, inquinando il terreno assurto a beneficio di fertilità, guidato dalla Musica o ispirato a donazioni multiple. La mia a gratitudine splendente a tutto il corporeo, elettrico o formato da un prisma di luce scannellate di sonorità. Magia della gioia che fa vibrare il corpo a modo di campanello. E mai lievità fu più rassicurante di spessori avvolgenti come velluto, in quel tempo di fiabe e di sogni concorrenziali al luminoso astro imperante anche in inverno! Piumaggi che accarezzando dolcemente, asciugano il pianto nel suo sgorgare incontrollabile e libero senza lasciare traccia se non quella incomparabile freschezza dal sapore della menta! E come rivede quella timorosa profondissima attenzione per Non ferire la sensibilità acutissima che circolava in ogni mia manifestazione splendenti in occhi limpidi e trasparenti in azzurro o marrone che fossero! E come allora la commozione mi prende in tutto il corpo. Perché in questa commozione se ne percepisce la Promessa di custodito che non abbandona. Nella sua totalità e potente Protezione che sento ovunque affiancata e che cammina insieme a me. Sempre.
Mirka
Sarabanda Suite inglese G. minor N. 3 ( J. S. Bach)
Nota: Non faccio nomi solo per rispetto di quel sacrale dovuto alla grandezza di quei protettori ora passati in dimorato di luce permanente, anche se in dinamico giocare tra nuvole e il raggiunto tra il fogliame scosso dai venti di tempesta.
Eccome se esistono, si riconoscono dallo sguardo.
RispondiEliminaCristiana
Sguardi che assicurano protezione e fiducia. Ciao Cristiana come stai? È da un pezzo che non ci si sente. Eppure so che sei nel l'aria. Un caro saluto
RispondiEliminaMirka