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fiume della vita

mercoledì 5 febbraio 2020

L'ABBANDONO NEL FUSO DELLA VERTIGINE STRETTAMENTE ABBRACCIATO




E si perdevano l'uno nel l'altro in un abbraccio infinito. In totale abbandono, rinascendo fusi da un flusso di un unica ondata. Terribile nella sua altezza vorticosamente travolgente, e brevemente stroncato come un respiro risucchiato da un moto di paura. Ma da quella intensità, reciprocamente diventata univoco stravolgimento, più non si sentiva lo scandire del pendolo, ma il battere del cuore a tamburello del dio che comanda le profondità marine.  E la donna ricordando la fisicità in formato aria o in esplosi carnivori bacilli producenti energie, in cuor suo ringraziava l'artefice di quel vertice piramidale, perché in quella densità, piena, rotonda, infettata e innocente, viveva l'immortale esistenza universale senza memoria di ferite, se non per lontano fischio di fastidio subito scacciato, nel mentre l'abbraccio si faceva più forte come a distanziare ogni estraneo intervento che assomigliasse al l'ombra di un inequivocabile dolore.  E il tempo era a loro sconosciuto se non come forza centripeta ed esplosiva. Un Essere informe e perfetto come di prima creazione.  E il mondo era grande perché loro erano grandi agli occhi di entrambi. Grandi per quel bene vissuto a Destinata conoscenza da tramandare a visibile luce saettante e misteriosa per quel suo continuo vibrare a chiunque li incontrasse, portante al Congiunto di creato unito alla medesima energia che li aveva impastati.  Dalla persiana accostata, filtrò una stillata obliqua di luce che si fissò a un punto della parete. Fu la donna ad accorgersi dello strano formato a baionetta. Un brivido prese il posto della voce sostituendola alla parola restata sul bordo alto del pelo. Strinse invece più forte il già abbracciato ricavandone un surplus di forze, forse sottratta al l'arciere di qualche divinità scaturita dal mito. L' uomo ebbe un lieve sussulto. Cercò di dargli voce ma tacque.  A riflesso strinse invece più forte la donna, senza immaginare che la stretta scaturita da quel sussulto, fosse il presentimento per un nemico da fronteggiare smascherando la benevola intromissione, sul l'alzata di uno scudo eretto a protezione di entrambi.  Senza sapere che l'anima avverte prima ancora di passarlo al corpo mortale.

Mirka ( frammento dai Racconti Il Destino Nel Nome)






Your Love -  Dulce Pontes ( Ennio Morricone)












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