Un rivolo rosso sgorgò dalla bocca
o dio son morta e non lo so
dissi guardandomi dall'alto di una nuvola
sdentato rideva un cocomero
io ridicolmente vermiglia nella eleganza di un bon ton
scongelata dai brividi vinta la paura
restò solo il rossore di una povera superbia
Mirka
iova
Di fronte alla paura non c'è eleganza che tenga,nè una cocomera che rinfreschi. E qui siamo tutti uguali .Re, gran dame e forse anche lo stesso barbone. Essere quello che veramente si è, è ammettere la realtà che ci vive dentro riflettendola fuori. Complimenti. Una poesia che parla quanto basta per capirne il profondo significato. G.M.
RispondiEliminaGià carissimo G. lo specchio che riflette la paura è inerme quanto spoglia nudità sbavata di rosso bianco e blu. Mirka
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