Un rumore ovattato attraversa le mie orecchie le scuote lo stridore di sospensioni arrugginite.
Una decina d'umanità impiccata ai maniglioni di un tram mi dice che sto attraversando un oceano sconosciuto.
Sudori ispessiti da sangue greve attraversano l'aria infettandola.
Sempre nel tram mi catturano le effusioni di due giovani troppo intime e svelate per essere
date in pasto ad occhi ingordi e increduli per lo spettacolo gratuito attraversano i cappotti bruciandoli da inconfessabili desideri li realizzeranno nella ruffiana notte senza il fronzolo della spiegazione il trucco sempre di questa povera umanità che fornica divorando l'anima degli altri.
Scendo dal tram e mi attraversa la strada.
Vado a sbattere contro una spalla piegata per la fatica del giorno e forse da una nostalgia pesante. Mi attraversa della irritazione seguita subito dalla pietà.
Mi attraversa l'innocenza cinguettante di bimbi mascherati irrompe un sorriso.
Un vecchio e un bambino sono attraversati dalla luce di un lampione sorrido mentre mi attraversa il cuore i rintocchi di una campana. Umile preghiera per tutti.
È sera. Io quasi felice se non fosse per la barricata della nostalgia che mi attraversa le viscere comunque e ciononostante conciliata con tutto.
Mirka
"Caro amore" (Fabrizio De Andrè)
Cara amica,hai scritto una poesia che descrive magistralmente la realtà attuale ma con un finale da resurrezione se non fosse per quella "nostalgia" che ci riporta alla realtà iniziale purtuttavia senza soccombere sotto il peso evocato sopra da te. Commovente anche la canzone di F. De Andrè. Bacioni. Lilli
RispondiEliminaUn quotidiano, quello che hai descritto, che va oltre le apparenze distillandolo di pura essenza e,lasciando a chi lo legge,immagini su le quali pensare,un sogno innocente di quella prima giovinezza che mai più ritornerà. Affettuosamente ti abbraccio.R.S.
RispondiEliminaGrazie Lilli. Un bacio, Mirka
RispondiEliminaAvvocato caro, costa nulla farsi cullare dai quei sogni belli che si portava dentro nell'età dell'Innocenza ma pronta a Sperimentare l'incognita del viaggio ricordando audacia e anche molta spavalda inarrestabile incoscienza. Abbraccio e sempre Evviva ciononostante
RispondiElimina