Credo che in quegli occhi sgranati e terribili, Lei vedesse una futura realtà attraverso una chiaroveggenza visibile solo agli occhi del l'Amore. A Karina ossessionò sempre quel ricordo, pure conoscendo il senso, o meglio oscuramente ne percepiva la verità. Non si barattano le ultime verità in occhi così sbarrati. In Karina restò nei suoi, la caligine terribile di quella luce, nel corpo, un impercettibile tremore diffuso, stormi di uccelli al tramonto di fine aprile, col loro gioioso stridore così contrastante col battito obliquo e furioso del suo cuore, l'elettricità nel l'aria diventata palpabile sostanza di materia.
Mirka (Estrapolato dai Racconti Il Destino Nel Nome)
Attraverso la gioia e il dolore
siamo andati mano nella mano;
ora riposeremo del cammino in qualche terra silenziosa.
Il pendio della valle si addolcisce
intorno, e l'aria si fa scura;
solo due allodole si alzano,
sognando la notte, tra i profumi;
Vieni vicino, e lasciale frullare,
presto sarà tempo di dormire;
altrimenti noi ci perderemo
in questa distesa solitaria.
O pace profonda del tramonto.
Siamo così stanchi del cammino
è così forse, che si muore? (H. Hesse)
"Im Abendtrot" (Vier Ketzte Lieder -Richard Strauss)
Gli occhi che qui assumono un'importanza assoluta. Quella che fa battere il cuore sino a renderlo unico padrone del silenzio più terribile su cui pensare. Azzeccatissimo il lieder che hai postato su testo di Hesse. Una terribile meraviglia tanto per stare dentro al contesto. Elsa
RispondiEliminaDove c'è amore c'è la chiaroveggenza. Quella che vede con chiarezza,quella che si rivolge a Dio fonte inestinguibile d'amore e specchio d'infinito possibile di luce. Un post turbativo ma ricco di bellezza. Un abbraccio affettuoso da tutti noi. Sergio
RispondiEliminaAssonanza di terribile meraviglia è questo testo che accompagna Musica e sguardo fissato nel ribollore del sangue. Abbraccio rinnovabile Elsa
RispondiEliminaGiusto Sergio il Dio. Grande manovrator di bene a volontà dei suoi disegni
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