In trasparenza
scorre la vita
corre.
Ridenti obliqui bagliori
stranieri infilati dentro a un prisma
dove il tempo rivendica
l'indeterminismo del cammino
con l'urgenza di piegarne la sorte.
Spettatore postumo
di incredule meraviglie
dove impazzirono profili e insetti
nel soffio furioso che alimentò la vita.
E nomi.
Nomi nel cristallo luminoso degli occhi
nomi su la punta di un naso rosso
nomi sul labbro dal l'umore di stagione
nomi in conchiglia nel labirinto di orecchio
nomi a più voci armonici e dissonanti e infine
un nome Unico e semplice
come di
mamma -nanna e
la poesia
di un fiore ancora cieco di rugiada.
Brusio dove tintinnano i pennelli
nei dettagliati rumori di memoria.
Mirka
"Rhapsody" (Rachmaninoff)
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