Misteriose alchimie invadono
in su il calare della fine del giorno.
Ultima energia di Libertà serale che si insinua
Coattiva
nel l'innocenza fatta carne
sul soffio di giorni mancati dove
la volontà distrugge il lamento tentatore di
Cieli abbassati su sponde di memoria.
E non si sa se sia la calma indotta dal vuoto o
il pieno di una Forma riflessa
in mille occhi che
scintillano di eternità
senza più il pianto ai bordi o al centro ma
nel cerchio chiuso di un qualcosa
che assomiglia alla gioia fatta specchio
mentre si congiunge a molecole d'infinito su
sponde unite dove guida la nostalgia
a un possibile cielo senza più nuvole
che ne minacciano l'azzurro.
Mirka
"Nostalghia" (Oleg Tarkovsky)
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