Zoccoli
le vene del vento
fruscio di serpente prossimo al letargo
guizzi di un dio inferocito non incline al perdono.
il Silenzio lanciato in eredità
per sfidate riflessioni
nel termitaio uscito dal sudario umido della polvere
rigurgitato da spinte incontrollate.
Forse è cosi che si strizza l'occhio al l'arbitro dei brividi la preghiera supplicante arrestata su lo stupore ai denti?
Ché lento è il cammino lasciato sul sentiero
del fulmineo lampo dove a Mezzo battono le ore.
Emib ( Mirka)
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