Questa foto NON è mia. Un regalo accompagnato da una composizione musicale, da una favola. La persona conosceva il mio punto debole salvatore da ogni naufragio e integro.
"C'era un dì una fanciulla di nome Lucetta più veloce della luce quand'era di fretta. Un giorno uscì giuliva per una corsa relativa. E fece ritorno il giorno precedente."(limerick umoristico sulla teoria della relatività)
Arianna si confessa ha confuso il tramonto con l'Aurora così perse il filo e i Lippi stralli vide.
Non ritrovò Teseo che lei conosceva corto e che invece trovò lungo.
Che fosse colpa dei troppi giochi "politici" fatti nel salotto "buono"? Questo non lo seppe mai.
Però le venne un dubbio. Il dubbio le rosicò il cervello che buco divenne per polli e pollastrella.
Solo Tortiglione riuscì a capire l'intrigo del gioco. Lui Destrino di lingua di scrittura Mancino. Ohibo' che Dolore al cuore si disse disperata la Lucetta smettendo di mangiare.
Forse morì?...Chissà.. Meglio non domandarsi e continuare la via senza "Far Nulla" Ohibò e ancora Ohibò si disse la fanciulla sballottando di mano in mano la Saponetta solcata Speranza.
Mirka
"Finale" (Italiana in Algeri_ G.Rossini)
Filastrocca a doppio senso eh? Si troverà mai la via giusta con tutti questi contrari? L'esperienza comunque insegna che vivere nella realtà,anche il relativo diventa materia d'insegnamento,sempre che si sappia guardare lontano e credere sia bene quello che si fa nel presente. A.
RispondiEliminaPer questa intrigante filastrocca..credo proprio sia il caso di dire:"affdiamoci all'intuizione, con qualche deduzione di razionalità, una buona elasticità di pensiero e,una bella risata..Baci.Mary R.
RispondiEliminaNel linguaggio attuale come in quello politichese,c'è confusione,poca chiarezza e molta retorica. Si cerca di convincere senza mai riuscirvi veramente. Che dipenda perchè in qualche modo si bluffa?...Giorgio.S.
RispondiElimina