Sotto a quei portici dove passano le tante verità che si guardano dagli occhi
Io ho fame di cose semplici.
Un passero a cui allungare la briciolina e che mi scappa, io mogia a seguirne il fru fru del volo
il primo caffè con diviso agli occhi con lo stesso piacere dell'amaro o zuccherato a profusione
della chiacchierata apparentemente banale ma di cui gli occhi rubano lo straordinario della pausa
il lavoro onesto che curva le spalle offrendo gli occhi stanchi il callo nelle mani
l "atto" che comunica la naturalezza dell'Esserci col piacere imbarazzato per il grazie ricevuto
un pò di miti per ricordarmi che dentro ci "sguazza" anch'io insieme a Lisia, Dostoevskji, Dickens
un vestito di dieci anni messo con la semplicità che ride d'ogni valutazione messa in preventivo
il verde del prato con la prima brina che dice ecco l'inverno coi suoi frutti di stagione e una bolletta in più
sentire un cuore che pulsa con la Gioia del lasciato per far posto a chi se la deve ancora conquistare.
gli anni che crescono al di là della stessa volontà e che tu prepari per sbarazzarsene con serena leggerezza
le mani che accarezzano un volto incurante d'ogni macchia perché sa che la Vita è dentro quello scambio lieve
la memoria che rallenta o velocizza un colpo mentre lo ributta agli occhi a mo di leonardesco stupore per chi li osserva mentre da qualche parte molto lontano nel tempo un coccodè fa eco per l'uovo trovato sul desco.
Si. Ho voglia di cose semplici. Come la partita a briscola con quella cara vecchia brontolona partita per chissà dove,che tanto mi annoiava e di cui ora ne sento un'incredibile nostalgia.
Mirka
"Chiara e Francesco" (dal film Chiara e Francesco)
La semplicità è la cosa più difficile da conquistare, ma la felicità che si ha quando la si raggiunge, ripaga da ogni fatica. Esperienza personale che auguro a chiunque. Un bellissimo semplice post accompagnato da un video stupendo che col cuore ringrazio. Giorgio S.
RispondiEliminaSentire i punti vivi dell'esistente e nutrirsi di essi significa far durare le cose,compresi i valori che hanno formato la civiltà dell'uomo. Bel post. Un caro abbraccio.G.M.
RispondiEliminaSono con te. Nella semplicità c'è l'eroismo silenzioso di chi si attiene alle piccole cose buone che fa,poichè nulla ci appartiene se non la sincerità del fare ciò che è in nostro potere fare per dare alla vita un significato unitario anche in mezzo alle tragedie. Un fortissimo abbraccio. Elsa F.
RispondiEliminaEcco dire ad es "ti voglio bene" col piacere della sincerità.Dire ciò che si sente e rispettarsi con la volontà di volersi bene prima ancora di quella che si mette per capire. Spesso è proprio la complicazione a farci smarrire la via maestra,il gusto di guardare e ricordarsi del coccodè commuovendosi per l'uovo sulla tavola.Baci. Orietta
RispondiEliminaUn caro e affettuoso saluto AMICI,nell'attesa di una piena condivisione. VI VOGLIO BENE,Mirka
RispondiEliminaLe cose semplici ripagano perchè non si fermano mai alla sola apparenza e,noi sentiamo che è così. Si alimentano di tranquilla luce che non acceca,vivono anche di "noia" che poi la si rimpiangerà quando non è più possibile ripeterle, come per quella cara vecchia brontolona partita per chissà dove. Un post che ho molto apprezzato. Affettuosamente ti abbraccio Av R.S.
RispondiEliminaProprio così caro AVVOCATO che a capo chino ringrazio.Mirka
EliminaI gesti semplici arrivano sempre direttamente al cuore passando dagli occhi. Così senza nessuna pretesa di cambiare il mondo ma obbligandoci a farlo scambiando con gioia gli incontri che la vita ci mette davanti. Costa così poco in fondo! Bella e significativa quella foto che invita a cogliere quello di cui sopra. Un caro abbraccio.Sergio .
RispondiEliminaCostano poco si, eppure tanto avari siamo,rimpiangerli quando è tardi per ridarli con la pienezza gioiosa degli occhi.Ma...confidiamo nell'adesso e per tempo.Caramente,Mirka
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