ARABESCO
Se non fossero i ritorni
che mi assicurano l'eternità!
I belli orizzonti che ospito
negli occhi con poco amore
e mutano rapidamente,
se non fosse il sagace inganno
che si consuma nella mia memoria
a riserbarmene il senso!
Poi da un barlume,un ricordo,
forse illusorio,ariose nostalgie,
recuperate realtà distese.
Dalle ignude concezioni
le prospetive ridenti
che si rifanno!
E i suoni,difficile scherzo,
senza dei quali il ritmo non sussiste.
Vincenzo Cardarelli
"Arabesque" (C. Debussy)
S
Belle queste unioni di bellezze dove la tua meditazione morale non rifiuta la fantasia. Giulio
RispondiEliminaChe dire? Mi piace tutto anche la malinconia diffusa. O sarebbe meglio parlare di dolorose realtà. Ti abbraccio. grazia
RispondiEliminaBelle foto. Bella musica. Bella poesia. Ma soprattutto quel riferimento verso chi sta combattendo duramente contro "quella" crudeltà di uomini despoti e cinicamente vili. Uniamoci a Kobane e a tutti coloro che lottano per la libertà per vincere e uscire dalla schiavitù del potere. . F.
RispondiEliminaForse Giulio hai voluto dire luce immaginata più che a fantasia. Un abbraccione caro e buona domenica. Mirka
RispondiEliminaLa felicità è sempre uno stato precario,Grazia,le realtà dolorose dure a partire. Ma ti ringrazio. Mirka
RispondiEliminaE così presente F. il tentativo di asservire. Con crudeltà o subdole catene. Mirka
RispondiEliminaAscolti Debussy, chiudi gli occhi ed è il mare.
RispondiEliminaAnche questo Guido insieme a tanti echi portati da ogni conchiglia finita sulla spiaggia.
RispondiEliminaLe tue considerazioni sono lievi come calco sulla rena. Molto aderente questo Debussy anche a Cardarelli. A.A.
RispondiEliminaProprio così A.o almeno lo spero. Grazie
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