Molto diedi per passione, ricambiata spesso o tanto per finzione di passione. Fui abile è vero a "tessere" quella tela che si chiama vita senza tradire il dono che lei stessa mi aveva messo a mezzo fra i due occhi. Lucidamente consapevole che di quel tanto, molto si sarebbe maltrattato o finito nella nebbia del refuso. Molta fu la con divisione, ma molta anche la finzione "altrui". Eppure passai tra le fiamme senza bruciarsi se non quella parte a "specchio" che pensò la pioggia a proteggerne la carne. E ora che posso guardare dall'alto tutti i tempi, non fa poi tanto più male di uno spillo spinto fuori dal dito. Un poco di compatimento, un pizzico di pena, un piccolo dolore e via. Tutto sommato fu palcoscenico di uno stesso teatro dove si recitò un po tutti, più o meno bene. Qualcuno senza smania d'ammissione, io nell'unica via concessa. Un'inutile limpida rissa di zampillo sfumato in bolla colorata di sapone.
Mirka
Petruska (I. Stravinsky)
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