Stanotte ti ho visto in sogno, amorevolmente bulbo che lavora anche nel freddo del l'inverno. Avevi il tabarro sino agli occhi, eppure ti ho riconosciuto senza nuvola di dubbio. Ma... rapido sei sparito alla mia vista proprio mentre trattenevo con astuzia un lembo del mantello. Nella memoria d'occhi il grido libero d'uccello. L'Elulu della Partita col Tempo che non bara. Solo nel becco lo stridore d'un segreto. Peso che mai sapremo se non per lo scalpitare sordo di zoccoli lontani. E intanto il giorno tira vento e taglia il rosa delle guance. Il sogno? Una pozzanghera d'acqua con dentro mezzo cielo.
Mirka
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