Carne tesa a sorriso nel l'insidia che da imbuto si fa chiazza. Bruniti cristalli atterrati su ferite acciottolate e infette. Millepiedi in festa di strada il cui senso sta nella polvere che al fresco dell'erba si confonde. Lenza illusa dal pesce mentre arrossata si fa l'acqua e trilla. Un ombrello pesante d'acqua silenziosa oscillante di luci e ombre. Spaccio di bugie dispensate come prologo dialogante nel fresco sorgivo di montagna. Pugno di poesie regalate con altera fierezza che solo a una regina. Fu freddo inganno premeditato con profondità di fiato ma...riposa in pace.. Nella lunga vita nessuno è esente da colpa se di primavera non c'è fresco l'abbraccio.
Mirka
Cotrappuntus" ( Dall'Arte Della Fuga - J. S. Bach )
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