Mai mise in dubbio la giustizia, che la giustizia si può, se solo si volesse, il modo giusto per applicarla e farla applicare, il pane assicurato per tutti. La sua musica la gridava su ogni strada del mondo scandita dalla febbre che come cometa le indicava il perfetto ritmo il vento un poco l'accarezzava e sbuffando molto rideva. La notte si succhiava il dito come fanno i bimbi sconsolati ma all'alba reinventava la realtà che l'aveva sconsolata rivacizzando ideali e sogni. Bramito ribelle era la fiamma di ogni suo capello selvaggi e docili come un gatto guardingo per congenito indecifrabile sapere. Non la sfiorava ancora l'ora dei camaleonti anche se era già lì e beffarda le sussurrava nel l'ordito vegetale dove spente navigano le voci, inaffidabile
l'odore di ogni ludica luna, la gaiezza nel rincorrere una farfalla col fiato sospeso.
Dalla sua bocca nascevano alberi parlavano per lei quando legata era il suo linguaggio e il fumo di una locomotiva li portava su ogni via insieme allo sporco delle scarpe che il pulito stava nell'utopia dei sogni nei mezzogiorno su una scalinata ad aspettare senza timore del peso del l'ustione. Sarà per quella fiamma persistente che le cammina dentro e danza su ferite di viandante scalzo che ha come sfondo il prato, la pioggia che batte sulle rotaie del cuore, se imperterrita ancora ferisce di daga il giorno mentre la sera si inventa il mondo? Mah! Non l'umiltà fu il suo forte, ma le ali che danno marcia di colori, e alla farfalla si col sole in fronte anche nel buio mitica luce che distanziandosi porta sempre a una lacrima di fumo al lampo d'una fiamma dal color rame /rubino turbolenza che ancora increspa l'onda, mentre evapora tra conchiglie e alghe. La sua anarchica identità. Fierezza senza un lamento. Fierezza che nell'ora presente supplica il blu di una preghiera e di tutto sorride.
Mirka
"La locomotiva" (F.Guccini)
Identità inamovibile anche mutando. Mi hai commossa. Ornella
RispondiEliminaUn bacio. Mirka
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