Quasi i nasi si sbatterono quasi il mio solo un poco più corto del suo. Nel l'immediato non lo conobbi che la fuga della sua fronte troppo era segnata da ragnatele che il Tempo lascia come uno scomodo parente, ma quando lui apri la bocca per sillabare un ciao lo sì riconobbe senza ombra di gelo, nel sorriso dei suoi quindi anni, gli occhi volteggiando aironi, i giochi, i sogni arditi, la mano lieve del musicista che non sbaglia un colpo, ombrello rosso fra cento grigi E fu in quel lampo che il mio corpo, tutto ha tremato. Per non compromettersi da quel l'emozione di adolescente in calore e per proteggersi da tutto quel bagliore come un adulto che conosce bene come va il mondo mi sono calcata il berretto sulle 23 su entrambi gli occhi diventati all'improvviso susine troppo mature. Forse così si sparano agli uccelli continuavo a ripetersi nei gesti incrociati, nei codici di difesa, poi mi son detta "sono diventata grande anch'io e come tutte le persona vere e capaci di sentimento tremo. Tremo come una barchetta lasciata in balia dei venti senza remi. Seme d'acqua o di canto che ostinatamente vuol levarsi oltre il dovuto mortale memoranda di quel cielo adolescente la gentile mano che guidò un giorno alla prova dell'Oceano senza fallire. Lei che nuotare non sapeva se non per sicuro istinto della specie. Mirka "Somewhere" (West side story-L.Bernstein)
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