Dentro la casa trambusto un trambusto di festa come di Vita che s'impone per scopo e finalità di produzione. Una lieve sensazione di estraneità e frastornata da tanto chiasso,fece da spinta ad uscire sul balcone. M'accolse il silenzio Amico portato dallo stormir di fronde,dagli abeti e dai pini il sussurro di un'antica favola di principi e principesse arcobaleni aurorali u'unico aquilone rosso a forma di cuore un'unica bocca aperta a inseguirlo l'aria calda evaporante fresco e frescura un pizzico di malinconia. Rilassata e tranquilla respirai a lungo bevendo avidamente la bellezza di quel posto poi in lontananza un mormorio indistinto appena percepibile all'orecchio ma sempre più chiaro catturò tutta la mia attenzione. Un ruscelletto. E tutto fu lì dove i giorni parevano allegri martelletti d'eternità appuntata alla nuvola di un seno l'ombra blu su una coscia guardata con stupore felice di ritrovarla ad ogni alba del giorno. Il mio sogno ferito dentro a un orologio fermo. Eppure fu proprio grazie a quel' Evento di felicità se alla memoria guizzò la vita d'allora,coi suoi suoni e i silenzi improvvisi a far festa rivivendola come se non fosse passata agganciata ancora alpresente di un indeterminato, forse solo interrottocome si fa per un discorso quando suonano la porta. Mirka
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