Seduta su una panchina aspettavo che la sera scendesse. Dopo qualche operazione, un tantino complicata trovava dimora al centro di una panchina, osservando, senza essere vista, i bimbi che giocavano, le mamme in chiarore di felicità. Non c'era aria di fretta in torno, che la felicità il Tempo non conosce. Il cigolio di un'altalena catturò per un istante tutta me stessa. Sentenziò subito la Sorte su l' illusione d'eternità portata via dal vento. Un uccello cantò forse a uno stato di festa in dissolvenza. Sorrisi per un sillabario noto solo al mio cuore. Frullato di spavalderia e risonanze. Poi tutto tacque finito il giorno un Sogno senza fissa dimora in risposta alle gambe diversamente in moto lente a riprendere il cammino.
Mirka
"Sogno" (Traumerei Kinderszenen -n.7 -R. Schumann)
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