Ricordo come fosse stato ieri. Mia madre ed io. Felici e mano nella mano si camminava, si "cinguettava", ma cambiando immediatamente le tonalità quando si passava alle cose serie, ci si fermava davanti a un negozio mentre io con l'occhio percorreva tutta la strada che ci separava da "quel" Caffè dove solitamente andavo e dov'era di casa. A un certo punto, si era tra la chiesa del Gesù e a due passi dal teatro argentina, ( Roma) quasi l'avessi sempre avuta in gola e aspettasse d'essere liberata mi uscì questa canzone. Abbozzata o forse più sussurrata alla mia anima nel dialogo di ogni giorno più che a un sensibile visivo, sempre più forte e in crescendo poi ( La felicità mi porta sempre al canto). La gente cominciò a voltarsi, a sorridere, a fermarsi, ad accennare un passo di danza e infine ad unirsi. Una rivoluzione di strada insomma, da incidere la memoria di profonda Gioia e del senso ultimo di tutto. Comunicare -Unire ognuno coi mezzi che ha. Anche oggi 4 Dicembre 2016 i miei occhi rivedono tutto di quella scena stupenda che per due ore vide ballare incontrastata la Gioia, tutte le multe strappate e al contempo i rapporti disciplinari, per dare vita solo a un Unica grande favolosa cordata di allegria che spesso mi ritorna in mente con infantile felicità ma con adulta consapevolezza.
Mirka
"Strosse To Stroma Sou" (Mikis Theodorakis)
"Strosse To Stroma Sou" (Mikis Theodorakis)
Forse tramonterà anche la luna mai quella Stella che gli occhi videro spuntare al tenue abbozzo della sera e come ultima a sparire. Lei. Piccola stella sovrana legata ad altre sovranità. Misterioso sostanziale impalpabile imperscrutabile limpido tremore di luce in perpetuo dinamico apparire e nascondersi, forse perché viva sulla terra un pensiero che si rigeneri come chiave che si congiunge a lei abitatrice di un Universo Palazzo che tutto vela mentre risplende vanificando ogni scienza d'uomo.
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