E c'è un tempo dove nel Silenzio fanno nido api e ronzano gli insetti
succhiando polline di archivio mediatore di colori, o di schiumato caffellatte.
Sotto lampade di lucciole a colloquio indisturbato in Pausa di infuriato
con la fiamma bruciante che Intervista e senza filtro è la risposta.
E solo di quest'ultima si attinge come di ombelicale madre il vigile occhio
nel riciclo vorticoso delle vene palpitanti fatti spezieria di Incrociati
dai mille occhi formato idealmente a Unì nel l' implacabile scavato
mentre appannato si fa il vetro dimenticato sul cuscino a notte
su soffiati di verità al cordame della nodosa cinghia avvinghiata ai lombi
sul prezzo estorto da strozzini indifferenti al rosso lucido degli occhi.
Ma subito l'asciutto umido di splendori a Meraviglia di giardino guizzano
nella Volontà della Non Resa, su esercizio di fisiologico enigmatico Sentire
anche senza il coronato in pustole di scarabeo mirra incenso e del l' alloro profumatissimi alla pura essenza della rosa sorta dalla trionfale auriga.
A frontale il gocciolare del raggiunto su scalata piramidale dei viventi in guerra
e il Desiderio di cantarla per le strade in banditesca Osteria del Grillo
o su l'erbario di quei lievissimi fili moltiplicati e in corsa a sbocciata primavera
sul gorgogliare limpido di un ruscello diventato fiume sul bordo del l'orecchio
in festoso tumulto di bambina impegnata a rilevarne i suoni e tutti i tonfi
in nafta di stradale luce agli occhi in ruotato di luna e astro in alterità di gioco.
Ché il Domani avrà sempre il suo frullatore d'alberi e il chiomato aperto,
fiorito in verde germinazione di muscolare quadro e marginale di sbiadito,
operativo di regale "decifrato" da derivati utilizzati alla foce e di affluenti poi,
senza il raccontato del folklore dispiegato a brutale lacerante tendinite.
Ma nel sondato di intimità dialoganti da freschi fiumi in piena di cicloni
cadenzati a carezzevole tamburo Testato a cuore nel tempo dei vincenti sogni.
In testa l'ostinata fioritura acerba o troppo maturata, l'orecchio teso ai Segni dei vigneti silenziosi su mani aperte a Prima Nascita respirato sul cavallo di Brunilde e il mondo fuori sul continuato delle opzioni o sul favorito indifferente.
Mirka
Polonaise Op 53 A Flag Major (Chopin)
Nessun commento:
Posta un commento