lunedì 27 luglio 2015
E IO TAGLIAI CORTO (SOGNO)
Una breve introduzione: Fra le mie amicizie ci sono state persone semplici e umili, umili e non semplici, di valore immenso e consapevoli in modo semplice, umili e inconsapevolmente di valore immenso, non umili ma molto importanti per la gerarchia sociale. Il mio tipo di vita mi ha portato a conoscere tutta questa umanità. Un Destino multiforme con costanti ripetute stranamente alla distanza di un settenario. Una di queste persone "molto importanti" l'ho re incontrata dopo molto tempo di silenzio e frequentata approfondendone il sospeso. La incontrai per la prima volta sul trenino di zona che portava tutti alla stazione centrale da dove i treni principali s'incrociano e da dove ognuno di noi si dirigeva verso la sua meta. Io ombrosa e riservatissima studentessa dai luminosi "sogni di gloria", lui specializzando in economia. Quando si arriva alla così detta "cima" della Piramide, ci si arriva non con le mani obbligatoriamente curate e pulite del pianista, ma di chi ha lavorato grosso e quindi sporche d'ogni porcheria. Ambizione anche di notte e che toglie il sonno, decisi e affamati sino al cinismo, ma chiedendo perdono a Dio sempre con molta fretta. Consapevoli d'essere SOLI pur avvinghiati da mille lacci del più disparato colore umano. Generosi più per freddo calcolo che per inclinazione naturale. Ecc. Ebbene,quell'amico ritrovato e molto importante aveva preso l'abitudine di venire a casa mia. Si brindava sempre a qualcosa e si discorreva. O più esattamente davo a lui la possibilità di parlare percependo ne il bisogno. Gli faceva piacere raccontare ed essere ascoltato (sapeva e sentiva di poter contare su una sincera attenzione) e a me faceva piacere ascoltarlo, purtuttavia cercando di separare la letteratura del detto con la verità del non detto. Sponsorizzò persino l'avvio di uno dei miei progetti, ma questo per stima e perché lo credeva utile, innovativo, buono per il Paese.
Chiudo e passo al SOGNO.
L'inizio è piuttosto confuso e come in ombra. Sono sotto a dei bellissimi portici, davanti al bar centrale, con tanta gente attorno, seduta e che guarda. Qualcuno sorride,altri fingono di non guardare ma senza sottrarsi alla vista il buono dell 'osso. Di questa scena non mi sfugge nulla. Disinvolta e sorridente come da natura, entro nel bar dove chiedo l'irrinunciabile secondo caffè di giornata. Mi abborda un tizio molto ciarliero, che conosco solo di vista e che comincia a raccontarsi più i peccati che le virtù della gente. Io gli presto un orecchio più per educazione che per interesse. Anzi, la noia comincia a bruciarsi la lingua. Usciamo. Ci troviamo davanti alla gioielleria di quella persona "molto importante" ma che nella realtà fa l'industriale. C'era anche lui. O meglio c'erano i suoi occhi bianchi, dolcissimi umani e quasi implorante ma rivolti solo a ME. Come se la persona fisica non esistesse. O più esattamente esisteva, ma così insignificante e ridotta da parere un nano. Si. Un nanerottolo. Proprio così. Il rompi ciglioni intanto continuava imperterrito a sciorinare le sue sequenze di malignità, forse sperando, credendo o pensando di suscitare, prima o poi, una qualche mia reazione di sdegno o di schifo. Chiarissimo lo schiocco del suo gesto su un ipotetico libretto di assegni, simbolo di un cambiamento che favoriva i bisognosi anche se... (Ovviamente il tizio alludeva "malignamente" alla tirchieria dell'industriale). Seccata e dura TAGLIAI CORTO. " Embè? E allora? Ha capito e sta recuperando il tempo perduto prima che finisca. Magari lo facessero tutti". Nel buio luccicarono solo degli OCCHI BIANCHI INSIEME A UNA CAMICIA DI LINO, BIANCA ANCHE LEI MA DI TAGLIA COSI' MINUSCOLA DA SEMBRARE QUELLA DI UN BAMBINO. CONCLUSIONE
Nel sogno credo d'avere riconosciuto la soggettività umana trasmessagli dagli occhi. Cercando "ostinatamente" d'incontrare i miei, la persona voleva trasmettersi lo specchio davanti al quale tutti dobbiamo metterci realizzando le impossibili della fuga. Esperienza che accomuna e che rende umani, cognitivi e sensibili solo se, riconoscendole nelle diverse situazioni della vita, nei sottili passaggi interni e come punto di partenza per cambiare, dando il via a un nuovo essere non più così bipolare e ambiguo o strutturalmente modificato.
Mirka
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Un sogno importante e dal significato profondo Mirka. Siamo tutti enigmi quando si comincia a camminare con le proprie gambe. Solo quando liberamente si sceglie l'indagine comportamentale di se di fronte al mondo,solo allora,dicevo, si è liberi di plasmare razionalmente anche se stessi e il mondo che lo circonda.
RispondiEliminaBel post. Avrebbe fatto felice qualche buon maestro dell'anti psichiatria. Salvatore
Un sogno molto chiaro. Occhi come il simbolo del dolore,del pentimento,della redenzione,della misericordia. Occhi rivelatori dell'unica verità capace di esprimerla attraverso il bianco e attraverso
RispondiEliminail bianco, la guarigione della sua anima,oltre lo stesso corpo (insignificante minuscolo da assumere il sembiante del "nano") che l'intrappolava. Bello. Un caro saluto da noi tutti. Sergio
Grazie Salvatore, da TE ho sempre da imparare. Mi onora non poco la tua presenza sempre graditissima. Mirka
RispondiEliminaVero Sergio, quando di prende coscienza, ci si riconcilia prima con se stesso e poi col mondo. Il dopo più non ci tiguarda. Ricambio col cuore i saluti più affettuosi. Mirka
RispondiEliminaUn sogno è soltanto un sogno .... una parentesi, non sempre rosa, fra le parole TI e AMO !
RispondiEliminaBisognerebbe amare un po' più gli altri ( e non per fede ricompensatoria ... ) e un poco meno noi stessi ....
Ma la vita è la vita .... e non ci importa che i nostri miserabili orticelli recintati ci privino la vista dell' orizzonte che ci sta di fronte !
A bientot ... @Mirka-Bianca : belle le tue mani affusolate sui tasti bianco-neri del pianoforte ! :-)
Ci sono vite nei sogni (onirico ) caro cavalierErrante più significative e vere che nella realtà di tutti i (santi) giorni. Salutiamo
RispondiEliminaPiù significative della realtà ?!?
RispondiEliminaVITE NEI SOGNI ???
Ommioddio ....
CONCORDO CON TE, @Mirka 'glaukèira' .... e bacio le tue mani che estraggono fatate armonie !
:-)))
https://youtu.be/7kICm5Lb04c
Al di là d'ogni ironia dottesa o meno io mi attengo alla MIA esperienza e agli infiniti che la precedettero. L'armonia resta valida se noi sappiamo ricavarla dopo il superamente delle realtà, così spesso non edificanti, nutrendoci di quel bello unificato che ci scorre fra le mani.
RispondiEliminaProprio questo, volevo dire nel precedente mio commento, amica mia 'medico-pianista' : un Artista attinge al proprio mondo incantato e suoi sono i sogni che riesce a far diventare realtà !
RispondiEliminaPoi, quelle stesse meravigliose emozioni di cui è madre, talvolta diventano "anche" figlie, o mamme, nostre, talvolta no .... c'est la vie ! :-)))
😉 Grande Cavaliere lei si che conosce la parola che lusingando freccia dritta al cuore. Mirka
RispondiEliminaDritto nel cuore ... ma senza l' uso del lusingare ( uso che, come sai, aborro ... ) : questo è il mio sogno !
RispondiEliminaPer ciò mi feci @Cavaliere Errante,
sotto la luna ... o sotto un buio cielo,
copre il mio cuòr un trasparente velo,
e di malinconia ornai il mio mante !
Dritto nel cuore, dritto come strale,
senza lusinghe e senza il falso rito
che muti in grande me che son normale,
è l' emozione il premio a me più ambito ! :-)))
Anche poeta CavalierErrante? Mi ricordi gli occhi di questo sogno. Bianchi. Dolcissimi. Trasparenti da parere solo luce e velati di malinconia. Un saluto e grazie per i versi
RispondiEliminaCara Mirka,ci sono dei sogni come questo che,oltre a dare risalto alla vita esterna (portici,gente,bar,il pettegolo di turno ecc/) mettono a nudo l'interiorità di una persona spostando l'attenzione sugli occhi,grandi,immensi,luminosi,cresciuti da superare lo stesso corpo.
RispondiEliminaArchetipico di rinascita spirituale e nel superamento la luce come esperienza dell'eterno. Bello. Un abbraccio forte. Ornella
Sempre piacevoli e mai superficiali i nostri scambi. Resto tranquilla nell'attesa impaziente dei nostri quattro occhi. Intanto goditi il tuo bel mare ancora incontaminato allungando un pensiero l'immaginazione complice...
RispondiEliminaCiao Nic, giusto quello che hai detto. Del resto dopo la musica anche i sogni erano il nostro argomento preferito. Vieste? Bello anche se immagino sia per lavoro e avrai poco tempo per gustare altro ma sempre un'Evviva e ad majora. Mirka
RispondiEliminaI sogni sono i nostri occhi che hanno sondato il profondo mandandoci i messaggi affinchè noi li interpretassimo. Il tuo è un sogno semplice solo in apparenza ma bello come una poesia. Un fortissimo abbraccio.Orietta
RispondiEliminaGrazie per questo messaggio Orietta che terrò caro come una bella poesia creata per me perchè la ricordasse il cuore. Un grande abbracco nell'attesa di farlo nella realtà. Mirka
RispondiEliminaSi potrebbe dire "Non ho paura di sguazzare nell'essenza delle cose" se mi presento a te coi miei occhi bianchi e ti chiedo compassione. Molto bello.F.
RispondiEliminaStupirsi per una ritrovata innocenza F. non può essere che estasi dopo la melma. Mirka
RispondiEliminaSembra di vedere tutto. Brava. Questo comunque non è un sogno ma una poesia. Grazia
RispondiEliminaImmeritatamente Grazie. Mirka
RispondiEliminaUn sogno che riflette la vita. Un sogno che potrebbe essere fatto da tutti.Gli altri giudicano e si beffano quando non capiscono,sono superficiali e li muove l'invidia. Solo la limpidezza degli occhi ci racconta della realtà spoglia,,vera solo nell'umanità. Paolo P.
RispondiEliminaVero Paolo anche se bisogna essere in grado di leggere quegli occhi che si offrono a noi. Nel sogno c'era la disarmante umanità. Nella realtà non so. La maschera che ci si mette è spesso incollata alla pelle.
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