C'era una volta una gatta di nome Pierina che s'aggirava fra pigne e topini
lavorò tutto il giorno ma invano e sempre più triste il suo cuore diventava
non prendeva i topini e con le pigne non sapeva giocare
e mentre coi baffi e col fiato inveiva contro l'umana classe dirigente
con testa muffosa pensò che una zuppa sicura trovata l'avrebbe in Casetta
C'era infatti il piattino preparato da mani solerte e carine
mangiò e per quel giorno ronfando di grosso dimenticò la caccia ai topini
rimandò il contenzioso alla baldanza trovata nel dì che precede la notte
ma giurando a se stessa di non farsi ingannare da pigne ed annessi si disse
leccandosi i nobili baffi con fare sornione e forse un poco anche triste.
Povera Gatta gatta Pierina.
Mirka
"Titina" (Tempi Moderni -Charlie Chaplin)
Divertente questa filastrocca dal doppio senso. Il gatto è natura libera e fedele alla sua natura,con un senso straordinario che lo conduce là dove è sicuro di trovare la sua zuppa lasciata da mani amorose. A differenza dell'uomo che agisce in base alle sue intenzioni spesso inconfessabili. Dicasi per la nostra classe dirigente e di quegli uomini affini che lavorano nel buio. Sergio
RispondiEliminaIl gatto neppure per inseguire la caccia infruttuosa s' accuatterrà e cambierà. Lì è la dua inaddomesticabile natura. Gli "altri" brividi da sangue romagnolo. Mirka
RispondiEliminaBella, semplicemente bella.
RispondiEliminaGrazie mio omonimo. Però che bella coincidenza. Da manuale Deepak Chopra. Alla prossima. Così forse mi meriterò ancora il tuo apprezzamento. Ciao
RispondiEliminaDivertente,spiritosa e significativa soprattutto per i gatti. Loro un piattino l'ho troveranno sempre anche frugando nella spazzatura. R.S.
RispondiEliminaUh! Spazzatura ai gatti avvocato? Ho l'impressione che tu conisca meglio i cani. Però è vero. I gatti hanno sette vite che si portano dentro. Ciao. Mirka
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