Un cinguettio nel fitto del fogliame
mi destò alla nascosta vita
La vita che liberamente amai e
amo
Un sussulto preannunciato
dal rapido battere di ciglia
il certo passo verso quel fogliame
serrate le mani a modo di preghiera
continuò a cantare l'uccellino io
nel mio calvario che coltivava dubbi
lo vedrò non lo vedrò.
Non lo vidi ma intera nella mente
quel canto mi lasciò la foresta non copiata e
il Dio a guardia dei cannibali galanti
la prima farfalla tra le dita
strette e ancor congiunte
in semplice preghiera muta
le ridiede il volo.
Mirka
"Dolce sentire" (Dal film Chiara e Francesco)
Il piacere d'ascoltare il cinguettio di un uccello può portare a tutta la natura ma anche a come sia stupido l'uomo a danneggiarla coi suoi marchingegni per sembrare più forte e furbo di lei. E quando la natura si vendica o se diventa anarchica ci lamentiamo, ci chiediamo sgomenti come porre rimedio,facciamo riti propiziatori. Pensiamo invece al poverello d'Assisi,rivediamoci una volta in più questo magnifico film,facciamo un esame a noi stessi.Elsa
RispondiEliminaIl Poverello d'Assisi Elsa appartiene al film che anch'io consiglio di vedere mentre con ostinata malinconia inseguo quel cinguettio troppo solitario per dare la visione di foresta e con quella ogni cosa legata ad essa. Un caro abbraccio, Mirka
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