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fiume della vita

venerdì 15 maggio 2015

COLLA -OVVERO DEL DIVAGARE



Stava sempre li.  Proprio al centro della guancia.  Come una farfalla con le Ali bagnate e finita su un fiore.  Non riusciva a capire come mai si fosse fermata proprio lì.   Poi il lampo dell'intuizione.  Aveva dimenticato di asciugarle col fon del non ricordo.  Si affrettò a farlo e, con l'aria calda che le soffiava su tutta la faccia ritrovò anche la sua famosa risata di pancia mentre la farfalla volava via e  chissà dove.  Rimase solo la colla nel suo contorno netto, senza nessun pudore di finzione estetica se non il piacere d'averla seccata lasciandole solo una lievissima crosta.    Paradossalmente bella.   Una miniatura    un affresco    forse anche un numero  (perfetto)  da non essere compreso se non da quel' immaginazione intensa che aveva  permesso la fuoriuscita della lacrima nella sua perfetta coincidenza col tempo -non tempo e il suo senso di stare nel punto più alto.  Il centro della guancia più vicina al cuore che al l'occhio.  Solo nel fluire svelto e leggero del suo sangue la consapevolezza di quel bagnato un poco duro e la farfalla.

Mirka


Recuerdos de la Alhambra  (Francisco Tarrega)




4 commenti:

  1. Un bel ritmo quella goccia anche se finita in colla. S'immagina l'esistere di quello che se ne già andato restando solo il riflesso di una crosticina. Complimenti.F.

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  2. Un "noi" irridente e lievemente indecifrabile. Forse come ogni cosa. Caro carissimo F.

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  3. La colla ha ospitato una lacrima nel suo misterioso compimento lasciando una piccola bellezza che ricorda il dolore. Con una risata sei tornata una ragazza come quelle che stanno nella foto che hai postato annullando il tempo. Liberata dal peso hai potuto parlarne, darle la musica mettendola in versi dolcissimi. Stampo anch'io due grossi baci. Mary

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  4. Grazie infinite carissima, come sempre sai trovare il giusto senso, le parole. Ti abbraccia una ragazzina. Mirka

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