fiume

fiume
fiume della vita

martedì 29 marzo 2016

RESILIENZA AL L 'ACCIAIO



Parevano palline di perle colorate. Eppure   se le guardava bene potevano sembrare anche fiori. Fiori strani che ondeggiavano mossi da qualche vento ignoto che li faceva vibrare se non fosse stato per quel puntino al centro dal colore dell'acciaio.   La retina fu trafitta come da un proiettile.   Distolse lo sguardo   e tutto diventò trasparente e mutante. Restò solo la puntina aguzza dal colore dell'acciaio.    Provò a fiutarlo a narici dilatate.   Vibrò della polvere dal colore del fiele.   Solo i capelli, liberi dai nodi, sventolavano come un saluto dato da lontano o come una promessa mantenuta portata nel becco da un uccello migratore.    E allora capì, perchè nonostante quella confusione   resisteva chiaro il libero volo dei capelli.   Un simbolo che non avrebbe mai perduto né perso di vista. Proprio come quella poesia che teneva nel cassetto e chiusa in una busta blu.  Mirka  (dai racconti Il Destino Nel Nome)


"Poesia a Lara"  (Dottor Zivago)

domenica 27 marzo 2016

AUGURI DI BUONA PASQUA




Auguri a tutti coloro che passano di qui consapevoli del Dio vivente anche quando, pare, giochi a nascondino. La cosienza ne sarà sempre voce affermativa. Con affetto, Mirka



 "Were You There When They Crucified My Lord?" (Negro Spirituals)
"

venerdì 25 marzo 2016

LA NOTA CHE RISTABILI'





Sono una disgraziata perdonami Signore Disgraziata io disgraziata lui perdona entrambi Signore  continuava a ripetersi la donna in modo sconclusionato, mentre le lacrime formavano una fossetta proprio a fianco di quella avuta in dotazione dalla natura che aveva raccolto tante risate sgorgate da quel ruscello partito ai piedi del monte più alto situato nei suoi ricordi    E intanto  si dava da fare con lo zainetto che si portava sempre sulle spalle, per trovare la chiave e prendeva un quaderno, buttava il quaderno e si trovava fra le mani un ombrello inutile per il tanto sole che c'era.   Ma per un misterioso equilibrio di relazione e in questa solitaria compagnia, provò una gran pace.   Tutto trovava la sua ragione d'essere e ogni goccia di quei due mari si congiungevano pur restando diviso.    Ed ebbe pietà. Pietà di lei  Pietà di lui.  Pietà di tutto.  E si amò come nessuno ne fu capace. Forse.     E amò lui per com'era, nel buono come nel crudele   E amò quel tutto, cosciente che, umiliazioni e ferite fanno e faranno sempre parte del cielo e di una terra congiunti da un unico abbraccio.  Un abbraccio che tenta d'uccidere mentre guarda con dolce meraviglia  gli occhi della vittima prescelta.  
Sentì all'improvviso sollevarsi la schiena. Quella schiena che poco prima pesava come una sbarra di ferro  La seguì con tenerezza nel suo riprendersi  la flessuosità silenziosa del felino pronto a nuove scoperte.   Una piovra vista da lontano non la intimorì.   Oggi era integra. Integra come di primo pelo o nella "gaia scienza" che stava per incominciare.  

 Mirka  (dai racconti Il Destino Nel Nome)


" Finale" (Sinfonia III -Do min di Gustav Mahler)




mercoledì 23 marzo 2016

DUELLO



Duellano i pensieri mentre
Il cuore si arresta

Ma è un'attimo

Attimo dove il tempo si è chiuso
Nell'orecchio di una conchiglia.


Mirka



"Intermezzo"  (Cavalleria Rusticana-   Pietro Mascagni)

domenica 20 marzo 2016

LEALTÀ




"Sono fedele?" si chiese la donna su un pensiero improvviso interrompendo l'azione di allacciarsi le scarpe. Si"  si disse  "assolutamente si. Gli innamorati non tradiscono mai".  E con gesto deciso riprese l'operazione interrotta di allacciarsi le scarpe.  E sorrise. Un enigma  regalatole a modo di marchionale dalla natura, e che con gioia si portò tutto il giorno come un lampione inciso tra la pelle e sul pulsare del sangue passato al volto. Un volto diventato improvvidamente più luminoso e bello.  Luminoso e bello come l'amore, luminoso e bella come la Fedeltà dichiarata senza la necessità di passarlo al vento.   


 Mirka


"Tango"  (Astor Piazzolla)
 Non, je ne regrette rien

domenica 13 marzo 2016

LA TENEREZZA







Passò la tenerezza.  

Un piccolo gesto 
sul volto numerato dagli anni. 

E viaggiò   

lieve e leggera come un bel sogno  
svanito all'alba.  

Mirka 





"Adagio"  (K 622 -Concerto per clarinetto -A Maj- Mozart 




Nota: Questa immagine della tenerezza mi è stata suscitata, questa sera, osservando, inosservata, due persone che stavano sedute di fianco a me in un bar. Loro gustavano una cioccolata, io il 4 caffè, come d'abitudine. Mi dissi non c'è stagione per la tenerezza ma il Viaggio (metaforicamente parlando) la rende infinitamente preziosa. Preziosa come la prima lacrima che cade senza fare male al cuore né alla testa

venerdì 11 marzo 2016

BERRETTO E BOLERO






Era un giorno come questo
sole freddo e tanto vento.

Volò il berretto
e a terra si fermò.

Fu raccolto da un Qualcuno
a ritmo di intensissimo Bolero 

non fu invero
di Achille l'elmo
dissero i posteri

ma del nuovo e del vecchio
 mescolate furono le epiche cordate

ed entrambe narrarono
 di avventure e buona Storia.


Mirka


"Bolero" (Maurice Ravel)

giovedì 10 marzo 2016

LEZIONE DI PORTAMENTO E IL SOMMO TOSCANO




A un signore che casualmente si trovava ad assistere  a una lezione di portamento e, che, fortemente stupito e scosso per quel l'inimmaginabile scioltezza e grazia dell'insegnante, si permise di chiederle quanti anni avesse, scoppiando in una fragorosa risata l'insegnante le rispose: "E chi lo sa. Il passaporto è restato su quella nave con le vele al vento dove il Tempo è ancora tutto da vivere. In certi giorni invece è tutto pronto per l'appello su l'ultimo esame. Quello più difficile.   Come nel Tempo della nave  rido. Solo un poco meno di allora.  Mi fermo spesso a metà di un'azione cominciata. Cosa che quando stavo sulla nave con le vele al vento era inizio, lavoro e conclusione.  A volte, con una vittoria insperata e a volte no, purtuttavia mi è restato lo scatto di quello spirito guerriero, un poco pirata e un poco fatalista.  Non ho aspettative se non per la gioia di godere della nascita del primo filo d'erba dopo la neve.  A differenza d'allora guardo con distacco l'affannarsi degli uomini con l'inutile peso che si trascinano come fosse un tesoro e non un ingombro . Non ho nemici neppure venuti da quelle sbandate improvvise che partivano da me, e degli amici mi tengo il buono dei ricordi spartiti con la sincerità del cuore.  Pronta,(ma questo è da sempre pur fingendo di credere lontano quel momento con l'inganno di scartarlo), è la capacità del volo più alto  e senza luogo se ancora non lo trattenesse, un poco, il peccato del NON perdono a chi vide le mie lacrime dirompente come un fiume in piena e impassibile le lasciò cadere.  Non appartengo agli eroi dei miei miti anche se continuo ad amare l'eccezionalità del loro coraggio, paradossale che fosse, da parere surreale in quel ricco di risorse e prodigi.  Ma qui a consolarla ci penserà il Sommo dei Poeti con qualche verso che conciliativo a me e a tutto il mondo". 
  Verso di te,che fai tanto sottili
Provvedimenti,oh a messo Novembre
Non giunge quel, che tu d'Ottobre fili.
Quante volte del tempo, che rimembre,legge,moneta,e uficio,e costume
Ha' tu mutato,e rinnovato membre?
E se ben ti ricorda,e vedi Lume,
Vedrai te simigliante a quella 'nferma,
che non può trovar posa in sulle piume,
Ma con dar volta suo dolore scherma.  ( Purg 6 Dante Alighieri) 

 E l'insegnante tornò a ridere  fragorosamente solo con meno gusto nel palato. Mirka



"O fortuna" (Carmina Burana- Carl Orff)







lunedì 7 marzo 2016

8 MARZO. AUGURI



Auguri a tutte quelle Donne che conoscono la forza della Lotta silenziosa e anche no, ma che consapevolmente vanno avanti per quel valore Universale che si portano Dentro e visibile nella Dignità. La sola che mostra con fierezza sul volto luminosamente segnato.

Auguri anche a un Uomo  di spessore e valore nato in questo giorno.

Mirka



"Te Recuerdo Amanda" (Victor Jara)



domenica 6 marzo 2016

DALL'ALPHA ALL'OMEGA E VICEVERSA





 Dall'Alpha all'Omega giocai su tutta la tastiera  
guardinga e silenziosa come di natura il gatto.  

 Solo dopo       potei dire di amar quel pezzo
   per fede di mani e piedi conciliati all'onda

 folata di vento che spazzò  via ogni pensiero
 ma in memoria come risonanza, a volte,  il grido.

  Mirka



 "Le vent, le cri" (Ennio Morricone)














venerdì 4 marzo 2016

GIOVANE DONNA (lettera)



Cercavo un libro,trovai tra le pagine questa copia di lettera scritta a una giovane sconosciuta incontrata in treno.
Credo d'avere avuto diciotto anni,lei più o meno la mia stessa età.  Stavo ripassando una lezione che avrei dovuto presentare a fine trimestre,quando un singhiozzo,non trattenuto, attrasse tutta la mia attenzione. Alzai gli occhi e in silenzio stetti a guardare quelle lacrime che nel frattempo scendevano irruenti e copiose. Posso fare qualcosa? osai affacciare come domanda.  Per risposta non ebbi che questo . Sono incinta Madonna salvami". Diventammo amiche, lei portò avanti la gravidanza e quel bimbo crebbe forte e con sani valori.    A distanza di poco tempo, però,firmai, convinta, la delibera sull'aborto. Al tempo dell'incontro sentivo e pensavo come da lettera ma dopo, a firma data,mai vittoria fu più dolorosamente trionfante. Una scelta cognitiva e giusta, a difesa della donna,il sentimento del cuore tutto nel singhiozzo trattenuto a forza.  Mirka 



Lettera  "La vita è dono divino"

Giovane donna,tu sai che nel tuo grembo è sbocciata una vita.
Perchè la rifiuti?  Perchè hai deciso di rinunciare a questo grande dono che Dio ti ha fatto?
Forse perchè soffocata dai pregiudizi,o ti spaventa la responsabilità che la nascita di un figlio comporta?
O per timore di perdere la libertà per la presenza di questo piccolo essere,che tu giudichi ingombrante,in questo particolare momento della tua vita?
Per questi motivi,o forse per altri, vuoi rinunciare a quanto vi è di più bello e importante per una donna: la maternità?
Ascolta,giovane donna,ascolta quel piccolo essere che con il palpitare del suo piccolo cuore in formazione ti dice: Mamma, ho bisogno di te".
Accoglilo con amore e pensa che allo scadere del tempo potrai stringere fra le braccia quel piccolo,tenero e delicato fiore sbocciato alla vita per te.
Pensa a quando pronuncerà per la prima volta "mamma" esprimendoti il suo amore prima espresso soltanto con lo sguardo.
Non rinunciare,giovane donna,a questo meraviglioso dono poichè sappi che la perla preziosa,ora riposa nel tuo grembo,e già immensamente amata da Dio nello stesso modo e con la stessa intensità che amò te fin dal tuo concepimento.
Non rinunciare,te ne prego!

"Chaconne " (Do min BWV 1004 J.S.Bach-Busoni)




martedì 1 marzo 2016