fiume

fiume
fiume della vita

giovedì 31 gennaio 2013

I CONTRASTI. -DEDICATA AL MIO AMICO GUIDO "IL MISCREDENTE"

Realtà di passi in direzione casa

nelle orme che lasciò la luce,la felicità che mise al corpo un piccolo fuoco spento dal  freddo dell'inverno.

...e fu la percezione a dirmi che il tempo non è che un concetto

...e fu la musica a guidarmi oltre il Tempo



Una farfalla artificiale per segnare la direzione del vento.
Il tic tac del pendolo per segnare i percorsi di tutti.
Io 
per esorcizzare il vento e il tempo ho spinto le mani sulla tastiera
indifferente all'uno e all'altro.

Mirka


"Les petits moulins à vent" (F.Couperin)





 

lunedì 28 gennaio 2013

CONSIDERAZIONI A POSTERIORI, ALLA FINE DI UNA DOMENICA TRA UNA PAUSA E L'ALTRA





Viaggi fra loquaci solitudini che indussero a cercare il senso d'ogni parola
....e mentre si ascoltava, domandandosi dentro la pausa, per noi rispose la bellezza


...e ci esaltammo e ci deprimemmo riprendendo l'equilibrio col distacco che ci portava al "daccapo"

.
..e in dissolvenza nuvole e oro


La Consapevolezza d'ogni fatica e dono scolpita  negli occhi


Drin.  Arrivo!   Drinnnn...  Eccomi son qui.     Abbracci di cappotti con qualche toc toc che fuoriesce. Volti sorridenti come soli ghiacciati. Violette che profumano di niente ma il cui colore fa pensare ai salti e ai fossi. Cioccolatini avvolti in bella carta colorata che presto finirà nel secchio della spazzatura.  Ed ecco che il cerchio è fatto mentre si muove in direzione cucina.
 Siamo amici di vecchia data ed è naturale infilarsi là dove l'accoglienza è calda, alla mano, semplice, sicura.  Te fumante, biscotti presi da chi ancora li fa con le proprie mani, caffè che non tradisce mai, tantomeno se l'ora è segnata sul 4 (sedici).       E si comincia a scambiarci, dritti, dagli occhi.   Allora come stai?  Bene, considerata la crisi.    Pausa.    E' tanto che non ti si vede in giro.   Pigrizia. Pigrizia da gatti.       Pausa con risata fragola.   Dai ancora lezioni di canto?  Ci provo. Ora sto insegnando la respirazione, e a un altro sto impostando la voce.       Pausa un po più lunga e doppio sorso di tisana.    Già. Perché qualcuno me l'aveva chiesta e io di quella non manco mai.    E tu canti? Hai in programma spettacoli?  Qualcosa?  Mah! "La stanchezza m'opprime"  direbbe Azucena e i "nostri monti" son diventati Montagne Rocciose.  Risata, indi      pausa.    Dai cantaci!    Mm...Ninna nanna?  Tutti guardano fuori dalla finestra. Sono pensierosi. Almeno l'impressione che ne ho è questa.
Poi Carlo tira fuori il discorso sulla evoluzione della specie. Dice che, magari fra un milione di anni, si svilupperà un diverso genere umano. Ciò che vediamo adesso è solo uno stadio che l'umanità sta attraversando; possesso, paura e crudeltà. Gli uomini lo supereranno. All'unisono  Noi non ci saremo.       Pausa lunga con corona .     Però senza aspettare quei milioni di anni, se si "sentisse" dentro un punto da cui partire per "credere" ed agire, forse si potrebbe pensare anche a  fare un mutuo a lungo termine per sette noccioli urlanti più due in adozione.    Dai canta qualcosa!

Sono riuscita ad approfondire ciò che mi restò in testa e nei colori su tutto il corpo?...Non so.  Però ho trovato  la forza di aprire il coperchio del pianoforte e canticchiare qualcosa   La storia è una cosa che si "agisce" e non si subisce mi suonano, chiare, le parole di Boulez         Si, una casa da cui prendere congedo e sperare di farvi ritorno con qualcosa di nuovo, nel mentre si fa una pausa d'attesa.
Debbo comunque aggiungere che la compagnia fu quella buona, da augurare a tutti. Ognuno prese dall'altro il meglio e il "suo" meglio lo diede.
Si ascoltava. Si faceva una pausa, si ribatteva, bonariamente o leggermente su di tono, ma sempre con onestà, qualche volta persino provocandone l'osservazione in questa esperienza di realtà semplici, genuine, familiari, dove la felicità era quella di mettersi in gioco facendosi riconoscere per ciò che si È con  l'impressione d'essersi connessi in una nuova dimensione, sconosciuta persino a noi stessi, perché mai esplorata o presupposto ci fosse un modo per raggiungerla. L'essenzialità del dire e nulla più, ma abbracciati dal caldo delle reciproche umanità svestite d'ogni maschera, vere per un comune denominatore.  Forse è così che si guarisce dalla più tormentosa delle malattie di oggi.  La solitudine.   E ci sembrava d'aver creato un quadro di Van Eyck o Memling, nei nostri  "luoghi comuni" nella "affettuosità che sollecita" una spiegazione quando non era chiaro il concetto. Nella nostra modestia a dare senza  la vanità d'un primo della classe, ma avente chiaro un personale ideale di mondo.  Così pensavo con ancora la porta spalancata, un gruppetto di alberi nudi ma con la vita che si preparava "dentro".    E tutto fu meraviglia    .La mia laconicità di quel giorno, non per timidezza ma per lo stupore nel l'Esserci  e insieme. In una giornata come questa, nella domenica di un 27 di gennaio ormai prossimo a finire ma con l'orrore davanti agli occhi e nell'anima, nelle nubi in cielo e le leggi dell'evaporazione che le governano, il tramonto rosa a cerchietto d'oro con al centro un  puntino di rubino, la meraviglia del dono di Se scolpita negli  occhi di una donna e, forse, mai veramente riconosciuto.
In lontananza il fischio di una locomotiva.   Chiudo lentamente la porta. Si riaprirà.

Mirka


"Mi ritorni in mente " (Enrico Rava)







 

sabato 26 gennaio 2013

...PERCHè LA SHOAH NON RAPPRESENTI SOLO L'APOLOGIA DEL" MALE" MA SIA UN MONITO ALLA COSCIENZA VIGILE INDIVIDUALE E COLLETTIVA


La pelle di bufalo è proverbiale per spessore e resistenza, ma quella era lacerata (...) uno,quello che sanguinava, guardava davanti a se con una espressione nel volto nero e nei dolci occhi neri, come un bambino che piange .Era proprio l'espressione di un bambino che piange. Era proprio l'espressione di un bambino che è stato duramente punito ma non sa per che cosa, perché non sa come sfuggire alla tortura e alla violenza rozza (...) io stavo lì davanti e l'animale mi guardava, mi cadevano giù le lacrime; erano le sue lacrime, non si può fremere per il fratello più caro più dolorosamente di quanto fremessi io nella mia impotenza per quella sofferenza silenziosa (Rosa Luxemburg- dal carcere in cui era rinchiusa per la sua opposizione alla guerra e che si era riconosciuta nei suoi occhi)


L'indicibile non si annida nella scrittura, esso è ciò che molto prima, l'ha provocata. (...) Io non scrivo per dire che non dirò nulla, non scrivo perché non ho niente da dire. Scrivo; perché abbiamo vissuto insieme, perché sono stato uno di loro, ombra tra le ombre, corpo vicino ai loro corpi. (Georges Perec-vittima indiretta della Shoah, perché in quella ha perso il padre e la madre, per vivere poi un'infanzia di abbandoni e di angosce)


 Come al solito, quando furono sulla porta, le donne cominciarono a urlare e non volevano saperne di entrare dentro; urlavano tanto che si sentivano sino alle baracche e le ragazze che l'indomani dovevano recarsi al lavoro brontolavano, disturbate.
A furia di calci e bastonate i "Posten" (guardiani SS) fecero entrare tutte nella gran sala. Ma, mentre uno stava per chiudere la porta contro cui si accalcavano le disperate, se ne trovò ancora una addosso; era Frau Marie che lo guardava.
"Dentro" impose lui. Era un ragazzo molto giovane, con le guance rosee e i limpidi occhi azzurri; voleva andarsene e cercò di spingere quella che, a un tratto, lo prese per i polsi, guardandolo con occhi spiritati.
"Io sono tua madre! Perché vuoi uccidermi? Tu non ucciderai tua madre! Continuava a stringerlo per i polsi alitandogli le sue pazze parole sul viso, e il ragazzo si sentì a disagio, tanto più che l'uscio non era ancora completamente chiuso e le altre facevano forza. Era la prima volta che gli capitava quel lavoro e non voleva grane. Così non trovò di meglio che chiudere l'uscio lasciando fuori Marie, e quando si accorse dello sbaglio alzò le spalle prendendo una gran decisione.
"Sarà per un'altra volta!" minacciò. Tu sei una vecchia strega e me l'hai fatta!
Così Marie tornò in campo e divenne Maria del miracolo; quale miracolo poteva essere stato quello fatto tramite lei; muovere a buon consiglio il cuore di un giovane SS?  (Da Madre Salvata o Maria Dei Miracoli di Liana Millu)

E questo è uno di quei tanti "vissuti" che  testimoniano ciò che si chiama SHOAH-OLOCAUSTO, vicenda conclusa con un lieto fine, almeno in quell'episodio. (il ragazzo della SS lascia infatti Marie fuori dalla porta della camera a gas, anche se incidentalmente,come frutto di un momentaneo smarrimento,più che di una vera conversione) o, come la testimonianza del  M. Giuseppe Selmi

...Fu dunque nell'ottobre 1943,in una baracca del campo di concentramento di Tarnapol (tra Kiev e Varsavia) che una mattina sulle 5, dopo aver dormicchiato alla meglio, quasi come in una specie di delirio febbrile (causato anche dal vivere di quel momento e in quell'ambiente sempre così ossessivo ed allucinante l'autore si svegliò con la netta sensazione di avere come "suonato e udito" fino a pochi istanti prima un curioso ed aureo concerto in una specie di sonoro e meraviglioso sogno.   Nella mente era ancora ben viva la "panoramica generale" del Concerto che si svolgeva in un inesauribile cantare del violoncello, intercalato da belle Cadenze e con impasti sonori dolcissimi, diremmo, celestiali.   Nella eccitazione particolare di quel momento,primo pensiero dell'autore fu di fissare almeno un qualcosa di tanto bel Concerto. Ma la mente umana non è purtroppo come una macchina fotografica!   Purtuttavia l'autore teneva con se, sotto il proprio "castello di legno" (giaciglio) una piccola valigetta con dentro la "sua vita" (pezzetti di carta anche la più strana e mozziconi di matite con cui fissare note e notine di temi musicali,di abbozzi di studi e pezzi; il tutto come in un allucinante lavorio giornaliero per non far morire d'inedia anche la mente e lo spirito).
E così nel semibuio di quella baracca, a quell'ora ancora "addormentata",più scrivendo a lettere che non a note musicali, l'autore fissò per appunti la "costruzione sonora" il più verosimilmente vicino a quella "udita" poco prima.
Anche il M. Selmi scampò "per miracolo" o forse perché ne dovesse dare testimonianza con la sua musica, col suo "vibrato" indimenticabile che sapeva far cantare il suo violoncello..


DOVERE storico E' e "dovrà" essere, sempre,ricordarne la DATA 27 GENNAIO di quella SHOAH,    l'impegno morale (di ognuno) e della collettività a  rendergli vita nella fermezza che "respinge" ogni razzismo, in quello che NON ONORA la nostra Carta Dei Diritti (Costituzione) scritta dalle fronti più pure e illuminate dall'intelligenza che ha frugato nell'uomo, col sentimento della passione civile,con la lucidità che guarda il domani...     nella responsibilità a tramandare con l'emozione di chi ha davanti agli occhi ogni orrore 
Birkenau, Auschwitz, Ravensbruck, Mauthausen, Dachau,Termopili,  Spalato, Corfù, Fossoli,  Manfredonia, Torre Tresca, Monte Sole, Marzabotto Alberobello,ecc ecc affinché restino incise nella memoria del cuore come garofani rossi a cui dare acqua anche quando e,qualora la siccità dovesse scarseggiare per la nostra stessa gola.
A riscatto del "male" insito in ognuno e come iena in agguato.

Ho faticato anch'io a scrivere questo post. Non ero al meglio di me stessa. Ciononostante l'ho fatto. E per tutti i motivi sopra elencati.

Mirka



Perigiali" (M.Theodorakis)
 



"Requiem" (W.A.Mozart




NOTE; La foto al centro riproduce uno dei libriccini (contenuto in una mano per dimostrarne la piccola dimensione) dove appunto fu fissato tutto il "Concerto Spirituale" Nel disegno in basso,l'ambiente dove è nato il Concerto Spirituale e la baracca con i famosi "castelli". A fronte la firma autografa del M. Giuseppe Selmi

Alberello-cx ampo di concentramento pugliese dove nel 1947 furono trasferite centinaia di donne dell'Est (tedesche, polacche e soprattutto slave fuggite in Italia in conseguenza delle svolte comuniste in quei paesi e chiamate "Le signorine""Le pervertite isolate ","Le cocainomane""Le indesiderabili","Le sbandate"

venerdì 25 gennaio 2013

IL RAGGIO


...e fu realtà che si annuncia  nella verità di ciò che  videro gli occhi



Un raggio 
prese di mira
la terra
svettarono mille primavere.

Mirka


"Ideale" (F.P.Tosti)


lunedì 21 gennaio 2013

L'ILVA E ALTRE REALTA'.






La vita non è uno scherzo.Prendila sul serio (come fa lo scoiattolo,ad esempio),senza aspettarti nulla (dal di fuori o nulla al di là). Non avrai altro da fare che vivere.La vita non è uno scherzo.Prendila sul serio ma sul serio a tal punto che messo contro un muro,ad esempio,le mani legate,o dentro un laboratorio (col camice bianco e grandi occhiali),tu muoia affinchè vivano gli uomini gli uomini di cui non conoscerai la faccia,e morrai sapendo che nulla è più bello,più vero della vita.Prendila sul serio ma sul serio a tal punto che a settant'anni,ad esempio,pianterai degli ulivi."  (Nazim Hikmet)


Piove.Forse insieme alla pioggia c'è mescolata anche della neve.  Sono infastidita solo un pò,così ho inforcato il mio solito passo di marcia. So che terrà,perchè questo è il mio ritmo naturale. Ho l'ombrello.E' di un rosa acceso come il ciclamino che mi hanno regalato a Natale.L'ho salvato dal gelo perchè sono stata tempestiva alle prime avvisaglie di afflosciamento.Ora lo tengo, caro come un bambino del quale se ne ha la responsabilità d'affidamento. So che rifiorirà.Gli altri che avevo sono tutti marciti.Erano sette.Belli,colorati,con le orecchie dritte e i foglioni verdi ma... e sono morti. Che dolore ho provato quando li ho visti tutti ammosciati e stesi.senza vita.Un dolore da non desiderare più di guardare fuori dalla finestra,perchè imbattermi nei loro mucchietti di marciume mi faceva troppo male. A mia discolpa,resta  il non poter portarmeli dentro la casa,almeno alla sera.I vasi sono fissati al ferro della finestra.Così alla prima gelata forte sono morti.

In lontananza sento nelle orecchie una sirena.Forse della polizia,forse di una croceRossa. In un piccolo centro come quello che abito,ora,le sirene si sentono immediatamente e il silenzio che ne segue,le amplifica come ululati che inquietano e fanno rabbrividire.  La gente  ammutolisce,si arresta nelle faccende incominciate e,se sta parlando smette e guarda il proprio interlocutore sgomenta,comunicandogli paura che poi riscontra essere la stessa sua riflessa nel volto dell'altro ,proprio in quel lampo bianco che gli ha visto passare sulla faccia.
Una gatta mi attraversa veloce la strada. Solitamente l'avrei salutata con un miaoooo.Non questa volta.  Piove e io debbo stare attenta a dove metto i piedi. Non vorrei fare come quella volta...
Arrivo sotto al portico.Chiudo l'ombrello.Lo sbatto affinchè perda i grumi d'acqua,cerco di tenerlo scostato dal cappotto.Non vorrei mi succedesse come quell'altra volta che,per tenerlo stretto mi sono bagnata anche il reggicalze,la coscia,i piedi e più sù un rosario di starnuti.     
L'occhio mi cade sulla bacheca del giornalaio. Titoli in grassetto Voto in tv.Berlusconi da record-Staccato Bersani  Dall'Italia fuga di Capitali  Marchionne indignato, Algeria la strage degli ostaggi  Tav.Indagati dirigenti Coopsette La Corruzione non arretra.          Un mosaico che per associazione mi porta a Munch  Già.Perchè nella classifica di Trasparency International si dice proprio così.E cioè che siamo al 72 ° posto su 174 Stati.  Dopo le inchieste giudiziarie di ogni tipo,dalla corruzione alla prostituzione minorile,passando per concussione e falso in bilancio,la reputazione del nostro bel suolo italico sotto il governo di Silvio, alias Berlusconi non è stata delle migliori, tutto il globo terreste lo sa che non è fola da pifferai.Si sperava che la serietà del prof Monti,insieme alle misure drastiche e ai numerosi sacrifici richiesti al Paese riportassero almeno all'estero un sentire di credibilità e facesse in modo che il "bunga bunga" con il "cucù" alla Merkel restassero solo un imbarazzante ricordo,invece no.Gli scandali continuano e si assommano in cifre tonde (Lazio-Lombardia-'Emilia) dopo il relativo iter parlamentare (contorto quanto ambiguo) sulle norme anticorruzione con una legge talmente vaga e imprecisa da permettere valide ogni interpretazione.    Rido amaro e faccio il gesto per riprendere il passo che ho interrotto.    Sento delle voci alterate. Sono obbligata a fermarmi  Riconosco subito il timbro inconfondibile e un pò roco di un'amico. Come sempre è lui che tiene il banco.Gli altri lo contraddicono più per una vecchia usanza a farlo che per convinzione. ILVA -Genova-Novi Ligure- Raccanigi- Marghera-Patrica.Tutti posti altalenanti e tutti sotto il tiro del GRUPPO RIVA, criminali, come tutti coloro che l'hanno sostenuto.Dalla Pubblica Amministrazione,ai ricchi e al Clero.Perchè "coprire" anzichè sbugiardare un crimine come quello del Gruppo Riva  è rendersi complici del crimine,nè più nè meno E,tollerarla è solo  un tornaconto per spartirne i profitti dello sfruttamento.  E ora sulla piazza dei disoccupati in massa.     Eppure se si volesse  si potrebbero trovare i mezzi per risanare. Non li trovano per gli armamenti,le contribuzioni al riarmo USA e NATO per le "grandi opere" e grandi speculazioni,per le missioni militari all'estero,i regali alle istituzioni finanziarie europee e americane,i lussi e gli sprechi dei ricchi e della Corte Pontificia?...     Mi unisco all'amico dall'inconfondibile timbrica e dall'energia  medusa,dandogli ragione e caricando a mò di kalashnikow.
Incuriositi s'avvicinano dei volti.Alitano soffi di freddo,così con l'amico e il gruppo di prima c'infiliamo nel primo bar che troviamo Tra un caffè,amaro,e una brioche che impallina la gola si passa ad altro. E cioè tanto per non allontanarci troppo dal terreno zappato... si passa alla "Alleanza atlantica" con la tromba alla Nini Rosso e la grancassa a tutto spiano sull'efficienza militare,industriale-missili,droni,  sistemi d'armi e attrezzature d'altissimo valore strategico e quant'altro suona nella tromba dell'ammiraglio alla difesa Gianpaolo Di Paola sempre pronto a viaggiare e con i contatti (quelli che valgono,ovvio) sempre in faccia e via via sempre più allargati con i relativi beneplacidi e assensi a scopo collaborazionistico (partnership) fatta di esercitazioni (congiunte),in Sardegna e nel Tirreno,nel deserto del Negev e nel golfo di Haifa,con sperimentazione e acquisizioni  di più sofisticati sistemi import-export-caccia-satelliti-velivoli spia.  Certo che a testimoniarne la "serietà" e l'"onore" è per gli impegni presi nei principali teatri di conflitti internazionale,intrapresi dai precedessori (Afhhanistan,Libano.Siria,Balcani,corno d'Africa,Kenya e il martoriato Mali.    E già! Noi abbiamo la più grande delle industrie italiane Finmeccanica e,che,a livello globale è la più grande,il cui impiego è di 70.000 unità lavorative,un fatturato che vanta di oltre 16-17 miliardi di euro all'anno e di questo,l'80% viene dal settore sicurezza e difesa (G.Di Paola)

Lo sbriciolamento della brioche ha formato delle palline che grattano grattano la gola.  Qualcuno mi batte delicatamente la schiena,altri mi porgono dell'acqua.    
Continuo ancora per un pò portando l'argomento sulle prossime Elezioni  che mi sanno tanto di truffa. (I giovani studenti che sono all'estero "Erasmus-più di 20.000 e che non possono votare, Candidati inquisiti o con sospetti gravi,3 -4 leader,tra i quali l'elettore è chiamato a scegliere,senza alcuna relazione a programmi,valori,comportamenti,soluzioni,assenze di spaccati reali della nostra realtà complessa e variegata,assenza di comunicative libere ma rappresentative da parte delle minoranze antagoniste con diritto a comunicare,Costit. Art 21-43 e,che,non rivendicarlo significa inficiare Art e Costituzione,Identità Antifascista,Conflitti d'interesse).

L'area montiana (Monti,PD,UDC,SEL) sostenuta dalla confindustria di Marchionne e di Montezemolo,e dal Vaticano,insieme a tutti i supporter della NATO  e della troika (FMI/UE/BCE)

l'area berlusconiana e leghista, che,dietro lo schema politico-ideologico della UE,della NATO e di Monti,lo critica solo per sostituirlo al governo e per strumentalizzarne la politica antipopolare

L'area più o meno antagonista,che si oppone alla UE,a Monti e alla NATO,rivendicando diritti costituzionali e civili (come il reddito minimo garantito),legalità,giustizia sociale e giurisdizionale (Grillo; Ingroia con IDV,PRC e PcCI; Marco Rizzo; Ferrando...),ovviamente opponendosi anche a PDL e Lega

Beh! Superando sconforto e rassegnazione basta ragionare,lucidamente e razionalmente,con la propria testa e,decidere per il rischio minore,no?...

Saluto tutti e  esco dal bar che nel frattempo si è affollato,troppo,per il mio gusto di solitaria-socievole e,m'incammino verso la porta con un'unico pensiero sorto all'improvviso "Nel campo avevo un quaderno,non più di venti righe.Avevo troppa paura,il fatto stesso di scrivere era sospetto.Non erano appunti,tanto sapevo che non avrei potuto conservare nulla.Se non nella memoria". (Primo Levi-Intervista)

Mirka


"Va pensiero sull'ali dorate (Nabucco-G.Verdi)
  

sabato 19 gennaio 2013

UNA FOTO ALL'AMICA GIULIANNA-G. BELLI E QUALCHE BLASFEMIA.

Preti e frati di carità son privi,cantano sopra i morti per imbrogliare i vivi. (Nonno Gigion l'anarchico)

...ma prego assai il Signor (Mimì-Boheme)





LI FRATI D'UN PAESE

Senti sto fatto.Un giorno de st'istate
Lavoravo ar convento de Gegenzano,
E ssentivo de sopra ch'er guardiano
Tirava ggiù bbiastime a ccarrettate;

 Perchè,essenno le ggente aridunate
Pe ccantà la novena a ssan Cazziano,
Cerca cqua,cchiama llà,cquer zagristano
Drento a le scelle non trovava un frate.

Era viscino a nnotte,e un pispillorio
Già sse sentiva in de la cchiesa piena,
Quanno senti che ffa ppadre Grigorio.

Curze a intoccà la tevola de scena.
E appena che ffu empito er refettorio
Disse: "Alò,ffrati porchi,a la novena!"

(Gioachino Belli-Sonetti)




Giulianna cara,anzi carissima,so che mi leggi e questo mi conforta,un pò.Siamo così lontane! Eppure...Sarà perchè oggi è una giornata strana e il recente si affaccia come fosse qui.Il bene che ci vogliamo,ad es.i grazie che ti devo,sai che è difficile dimenticare,per me.Le diversità che, anzichè dividerci c'han sempre fatto la pelle rossa,io più ancora che te.Ricordi?...Gli anni intercorsi  con noi e tra noi coi loro pesi  e con risate schiette.Le fermate ai tram,quelli persi e tu ad inseguirmi come se un filo ti guidasse e ti portasse proprio nel punto che ognun diceva piangi e dispera"..Eppure...Quel tuo paziente aspettarmi al capolinea del Gianicolo e io felice per averti vista.     Le infinite chiese alle quali, tu,"pia" ,mi trascinavi, a forza, affinchè io trovassi quello che ancora non ho,la devozione ai tanti santi ed arcangeli,ai sermoni ed annessi. Io ti seguivo più per bontà d'amicizia che per sentimento provato e convinto.   Eppure...Ricordi quel giorno come mi spronasti,supplicasti a venire in quella dei Coronari e lungo il gran Corso?...Riluttante te la diedi vinta anche se in borsa fibrillava il cell per scattare fotografie nel caso che la mia proverbiale insofferenza ai "lunghi" mi face scalpitare gli umori.Che il fotografare  bellezze d'ogni forma sacra o profana fu sempre conforto e salvezza..  Sai quanto poco incline io sia ad sorbirmi gli affissi di parole.Mi san sempre così ridicole proprio perchè assenti d'autentica semplicità,quella che viene dal cuore e che solo lì deve arrivare.   Son poche le volte che mi sono lasciata prendere e persino toccare come da brivido.  Però.lo confesso con sincerità.Qualche voltà capitò e non mi vergogno a darne testimonianza.      Così anche quel giorno, nulla riuscì a catturare veramente la mia attenzione.  Mi  distrassi a guardarmi intorno e d'attorno.I visi,alcuni di cera,altri chini come per abbaglio o fissi e sparuti per atavica superstizione che il diavolo potesse saltar fuori persino da un mantello chiuso in sacrario invece che da se stessi,se gli occhi gli avessero lasciati anche solo per un'attimo fuori dall'ottica dell'officiante..    Io non capivo troppo quel chino e quel fisso. Forse dipenderà dal fatto che non m'ha "toccato" il Dio.. Chissà!    Allora ho cominciato a scattar fotografie,per ricordarle bene,poi e, all'occasione giusta anche ricordarle per ri.   Molte sono andate perse,ma una sola l'ho salvata.Quella del buon Pio immortalato mentre aiuta il Cristo a portare la "sua" Croce.   Una cosa "precisa",  mi colpì. La sofferenza vera del Cristo,del Pio la barba ben curata.

Comunque sia, desidero e voglio ringraziarti per tutte le piccole immense gentilezze che ancora doni a me,anche da lontano.Io le ricambio con queste foto.Ti faranno piacere, Ne sono certa,considerata la tua devozione a  quel santo. .Nell'ultima c'è persino il rosario che tu m'hai donato,prima di partire. ..Testimonianza anche questa di reciproco dono d'amore,per me,la  preghiera che dico col cuore,prima d'addormentarmi,perchè ogni nostra sofferenza la custodisca Lui e la porti  sempre con se,magari in Paradiso.    Peccatori,ahimè,lo siamo in pieno e tutti.Riconoscerlo è l'umiltà sincera di cui Lui ne terrà conto,sicuramente.Almeno così io voglio credere sia.
Ti voglio bene,Mirka 


"Pietà Signore" ( Aria da Chiesa- A. Stradella)



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martedì 15 gennaio 2013

IMPROVVISO POSTUMO PER UNA DATA

 




Dove?...Non importa


Da che parte del mondo si fosse?...Proprio non lo so.   Forse a Milwaukee,a Linderhof o a Berlino.   Ma che importa se l'emozione di quella spossatezza,a sera, è qui, con polvere e brandelli dell'intero.       L'odore aspro di qualche erba acquatica,il piscio del gatto alle narici lasciato allo zerbino,noi,rottami di nave in silenziosa meraviglia mentre la gola tentava ancora lo spaccato.     Sarà per questo che,oggi,anche la foglia è in gramaglia,mentre fuori la pioggia ingravida la terra ma pugnala gli occhi ?....Il sole blu  è restato dove non so,io guardiana della coda luna nascosta dietro a degli inutili cristalli
Mirka


"Non,je ne regrette rien" ( E.Piaf)







lunedì 14 gennaio 2013

...E POI...TUTTO PRESE ALTRE DIREZIONI.





(Sii) come la luna; limpido,puro,sereno e imperturbato.Così disse il saggio
L'unica cosa di cui dobbiamo aver paura è la paura stessa,disse qualcuno

 ...e fu silenzio di vertigine


Sii pronto in ogni momento a sacrificare ciò che avevi in mente in vista di un meglio
......e il prato cantò di bianco e di tutti i colori





Il progetto per OGGI era  quello di IERI
 poi  si è cambiato.

Zittirono i passeri
il labbro si morse 
Non suderò
si disse una mano 
grattandosi la testa
mangerò la zucca
o forse la polenta
il sole in ogni occhio
una scala verso il cielo
che arrivi sino a Lui
indifferente a tutti 
i nostri piani
perchè,almeno,
ci tenga caldi,in casa.

Mirka



"Sa dirmi,scusi" (Boheme-G.Puccini-1 parte atto 3)












Nota; Spero che tutti possano condividere questa musica immortale e,magari anche commuoversi nel segreto di sè.Quando l'ho scelta non ho pensato a nulla se non a rivivere le emozioni di sempre.

giovedì 10 gennaio 2013

MUSICA PER DIRE SEMPLICEMENTE GRAZIE.

...trascende dunque anche lo spirito dell'artista,per vedere il numero eterno; allora la sapienza splenderà per te dalla sede interiore e dallo stesso santuario della verità.E se abbaglia il tuo sguardo ancora troppo debole,riporta gli occhi della tua mente su quella via dove si mostrava affabilmente" (Dai numeri di Agostino)


"L'anima,o caro,si cura con certi incantamenti" (Platone)



Ho tra le mani un dono,piccolo,come grande è il cuore. Me l'hanno anticipato con un sorriso, quasi timido e mi han detto: Tieni.Ti servirà a sviluppare un'altro dei tuoi talenti". Lo guardo come un'uccello volato a me per regalarmi in dono le sue Ali.So che ne avrò cura,come un bimbo,saggio, di suo, che si serve del gioco per catturare tutti i colori della terra,gli umori degli uomini,la grazia dolce di un vecchio quando gli porgi l'orecchio, nel catturare la bellezza che muta mentre la fermi per tenerla nel luccichio degli occhi quando all'improvviso viene a meno la luce. Lo terrò in borsetta,insieme al mio quaderno,le due penne,i pochi spiccioli necessari per l'abbisogna.
Basta veramente poco, a far spuntare un sorriso perso nella nebbia o chissà dove.Forse in un'angolo dove non vorresti  neppure  sapere che si è formato.
Mirka

Papillons" (Op 2-R.Schumann)




















domenica 6 gennaio 2013

IL BREVISSIMO TEMPO DELL'ARMONIA

...e fu sensazione di conoscenza misterica scaturita dalle radici della Terra.



...e fu la semplicità intelligente,l'unica forza che accolse ogni forma di bellezza senza chiedersi da dove potesse provenire e, mentre quel marmo di pregiatissima grana multiforme sfumava,s'intuiva in "essere" una Cnidnia uscita dalle mani abili e morbide di un grande pittore,mai più eguagliato,sorta da acque lustrali dopo un rigoroso rituale.






Ignari di tutto
sostavano i giorni
dell'Armonia
dentro
e fuori della casa.
Odore
di muschio
di torba
di lucciole d'acqua
a terra
nei guizzi di fuoco
a sera
quando le stelle
fan da coperta a luna.
che prma sbadiglia 
e poi svanisce. 

Ma...fugace 
l'ombra del ladro
fumando il suo sigaro
aspettava.
Sapeva con assoluta
certezza,
che il suo Tempo 
sarebbe arrivato
forse
prima ancora 
d'averlo immaginato

Tutto finisce
e dell'Armonia 
non resta che il vissuto 
dell'istante
a mezzo del bicchiere
con il ladro appresso
l'intelligenza a dovere.
di cammino.

Mirka



"Notturno(Quartetto N.2  A.Borodin)







NOTA "Mi raccomando,Meneceo: rifletti,quando ti capita,di giorno oppure di notte,su quello che ti ho detto e su altre cose simili.Fallo da solo o con chi ti è vicino e sarai sempre libero dall'angoscia.
Vivrai come un dio fra gli uomini,perchè l'uomo che vive fra i beni immortali non sembra più neanche mortale".  (Epicuro-Lettera a Meneceo sulla felicità)