fiume

fiume
fiume della vita

lunedì 24 ottobre 2016

SPIRALE DI FUMO


 SPIRALE DI FUMO





Specchi     infiniti specchi   e  

 Tu    

vibrazione di multiple interferenze   

 punto sempre per un  Da Capo 

  mistura di mirra e un poco di fiele   

 spirale di fumo 
dove la preghiera si congiunse. 

Eppure arrivare sino al Dio non fu concesso.

 Restò invece l'estasi  
 del profumo lasciato su ogni dita

 la litania tantrica del salmo
 la corona mistica dei sensi 


spirale di fumo  

  sinestesia  che converge nel punto più alto di memoria
 di un'estate o primavera  o fine autunno

 azzurro indaco che a tutto sfugge nel mentre 
Identità diventa nel duro terriccio scioltosi
 dal muschio della forte pianta secolare.


Mirka  







"Cinema Paradiso"   ( Ennio Morricone)












giovedì 20 ottobre 2016

MARE IN MEMORIA



Fu carezza infinita anche se ripetutamente frantumata o ondata alternare di uno stesso mare?    Non saprò mai, ché tutto,  ora,  è sangue  che scorre in memoria dove alba e tramonto si mescolano e tutto riluce screpolato di colori, mentre da qualche parte festeggia la sorniona Luna.  

Mirka  


"Mi par d'udire ancor"  (Pescatori di  perle-  Georges Bizet)

martedì 18 ottobre 2016

L'ULTIMO TERRIBILE SGUARDO D'AMORE



Credo che in quegli occhi sgranati e terribili, Lei vedesse una futura realtà attraverso una chiaroveggenza visibile solo agli occhi del l'Amore. A Karina ossessionò sempre quel ricordo, pure conoscendo il senso, o meglio oscuramente ne percepiva la verità.  Non si barattano le ultime verità in occhi così sbarrati. In Karina restò nei suoi, la caligine terribile di quella luce, nel corpo,  un impercettibile tremore diffuso, stormi di uccelli al tramonto di fine aprile, col loro gioioso stridore così contrastante col battito obliquo e furioso del suo cuore, l'elettricità nel l'aria diventata palpabile sostanza di materia.   
 Mirka  (Estrapolato dai Racconti Il Destino Nel Nome) 

Attraverso la gioia e il dolore   
siamo andati mano nella mano;   
ora riposeremo del cammino in qualche terra silenziosa.    
  Il pendio della valle si addolcisce   
intorno, e l'aria si fa scura;  
 solo due allodole si alzano,   
sognando la notte, tra i profumi;   
Vieni vicino, e lasciale frullare,   
presto sarà tempo di dormire;   
altrimenti noi ci perderemo    
in questa distesa solitaria. 
   O pace profonda del tramonto.   
 Siamo così stanchi del cammino    
 è così forse, che si muore? (H. Hesse)




 "Im Abendtrot" (Vier Ketzte Lieder -Richard Strauss)

domenica 16 ottobre 2016

GLENN GOULD OVVERO IL V CONCERTO (IMPERATORE) DI BEETHOVEN





Un giorno una persona con l'eleganza naturale che lo contraddistingueva dai più, mi mise tra le mani  un CD insieme a un libriccino antico di poesia  (Paris -Adolphe Delahays, Libraire- Editeur 1861). Non ho mai smesso di ascoltarla, e in ogni stagione dei miei umori...fu sempre "quella" musica e non altra, a dissolvere ogni nebbia in Sole vittorioso, indicando il luogo dove si espande sempre la Gioia. Grande fu il mio stupore che non riuscii a trovare la voce per dirgli grazie. L'ho faccio Oggigiorno, grata a  riconoscerne la potente cascata di energie, e perché mi permette di ricordare chi sono, ammesso che lo dimentichi anche solo un minuto, inclusi quelli della notte. Una piccola ma pulsante Identità Innamorata della Vita in tutte le sue forme. Dal fiore spuntato nella notte, all'embrione che crescendo porterà altra vita, nelle spalle curve di un vecchio, nel buon giorno sparato come una cannonata dagli occhi. Che in quella Musica interpretata magnificamente da Glenn Gould, ritrovo sempre il senso di ogni grandezza nei doni della Madre Terra, ogni sofferenza una prova che ha fatto dell'uomo un eroe. Anonimo e solitario che si presentato, o osannato per avere saputo recitare bene la Sua parte e con  molta fortuna per Amica.   Buon ascolto.


Mirka



 "Emperor" (V Concerto in flat Major  -L.van Beethoven)











venerdì 14 ottobre 2016

BRICIOLE E L'INSIEME








Un uccello sul ramo non cantò
 ma con gli occhi curiosi mi guardava  
ho steso briciole in bella vista sul balcone
dietro la tendina ansiosa lo guardavo   

Cantando e saltando si avvicinò
 tutte le briciole mangiò 
saltando si in volò 
 dove non so 
che troppo ampio è il cielo
 per l'occhio fatto di diottrie o
  per romanzi di Scienza o di Stregoneria
 eterno enigma a presso di noi tutti
 traguardo sempre da raggiungere
 lasciandosi pesi obblighi e fardelli per la via  
o al mercato della fiera. 

 Restò invece a me il sorriso dolce
 e un poco mesto della nonna mia
 concentrata e attenta
 su ogni pisello che sbocciava...


  il guizzo d'argento  d'una biro 
coi caratteri nero rossi della Farma
 nell'aria arrotondata appena un poco intorno al dito e
 una canzone antica

non ti scordar di me

uscita come Viola di pensiero
 da un vecchio libro di preghiera avuto
 come certa eredità su cui riflettere e 
serenamente affidarsi in sul finale.




Mirka




"Non ti scordar di me" ( Ernesto de Curtis)





martedì 11 ottobre 2016

HABANERA PROVA DI UNA LEZIONE AL PIANO








Così Maestro?   No. C'est trop lourd.  Questo va bene Maestro?   No. Plus lègers.   Può andare Maestro?    No. Joue de tout.   Meglio Maestro?    No. Plus cachèe.   Adesso Maestro?    No. Plus de coups de lumière.    Sono sulla strada giusta Maestro?     No. Plus vertige de la libertè.   Questo Maestro?    No. Delivre tous les remous d'un sang rebelle.   Va bene così Maestro?    No. Plus papillon.   Ridenti gli occhi s' intrecciarono in unico sguardo e per la stessa direzione.     Soddisfatto Maestro?     Si. Bravississima.  

Mirka










domenica 9 ottobre 2016

ABBANDONO



...e si sentiva vibrare l'anima di nostalgia infinita. Forse l'essenza stessa del l'esistenza. Lì la sua Patria o forse il mito di una Patria.      Le palpebre si abbassarono e si abbandonarono al sonno. La trovarono così.  E con un sorriso indecifrabile che ondeggiava fra le luci e ombre del suo volto bianco. 

Mirka (estrapolato dai Racconti Il Destino Nel Nome)


""Adagio"  (Albinoni in G minor)