fiume

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fiume della vita

lunedì 16 novembre 2015

LA FOTOGRAFIA






Una fotografia sgualcita per troppo uso

un viaggio fra mille facce

isola deflorata da un tornado di memoria sparse

confusi gli occhi  frastornato il mercato della mente

squillò argentino il cuore nel suo tessere di bambina

friggevano alte le frittelle di cipolla

si scottarono le dita

mi dissi "Ben ti sta cuoricino mio. A far lo scemao ci si rimette sempre".

"Suonò" alto un nitrito.

compromesse le frittelle

gentile mi curò l'unguento.

passò il dolore

suonò l'armonica del cuore

Pesò turgido il seno.



Mirka


"My Funny Valentine"




12 commenti:

  1. Carissima,Posso permettermi di considerare la "scottatura delle dita" come un lapsus di un qualcosa rimosso e scappato alla memoria? La memoria è tremendamente speculativa e,anche contro la volontà ci presenta il conto. E solo un poco consola l'unguento per chi continua a sognare sui riflessi che arrivano da quelle "mille facce". Ma tu hai voluto condividere questa esperienza con noi e te ne siamo grati per essere stata capace di saldare questa visione realistica facendola poesia. Un abbraccio affettuoso. R.S.

    p.s. Indovinata quanto originale l'avere postato la foto rovesciata,la bellissima musica come sostegno

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  2. Quando si ha la coscienza di avere dato tanto, se non saranno gli altri a riconoscerlo, lo arà il cuore come una campanella e su tutti i toni di una scala musicale percorsa da una buona memoria. Un bacio. Nicola

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  3. Una foto sciupata per le troppe carezze non può diventare che terra nuova anche per il cuore nella sua armonica che suona di speranza. Complimenti per questo bell'insieme di poesia,musica e foto birichina. F.

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  4. Grazie per questa poesia delicata e adatta per innaffiare la memoria che ripropongono le mille facce di un unico volto. Ciao cara,un bacione. Orietta

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  5. Vero avvocato. Tutto è paliativo se non si affronta la realtà una volta per tutte. Resta in ogni caso l'esperienza condivisa e forse la piacevole lettura di una poesia buttata qui senza troppo pensarci. Ricambio sempre l'affetto, Mirka

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  6. E il cuore Nicola, sempre un pò matto continuerà a suonarla quella campanella come un campanaro del bel tempo antico. E se non bastasse prenderemo in prestito Listz e anche le sue belle mani. Ciao e grazie infinite, Mirka

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  7. Forse non vedremo mai spuntare il rosso di un papavero in quel terreno nuovo e ricco di semenza, ma che importa se i nostri occhi sapranno vederlo in quell'oltre dove tutto si riforma? F.

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  8. Forse s' innaffiano i mille per far rifiorire l'uno senza più dubbi d'identità, cara e dolce Ori che teneramente abbraccio

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  9. Attraverso i nostri mille volti si sperimenta sempre un dialogo,urticante,d'amore,e fuori da ogni schema o regola che non sia il ricavato essenziale con la sorpresa di un inatteso non messo in conto. E così che si arriva ad amare tutto di se trovando anche la tenerezza per un poco di goffo o semplicemente ridicolo. Interessante e profondo nella sua metafora esistenziale. Brava. Susy

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  10. Centrato eh dottoressa cara? Un grande immenso abbraccio, Mirka

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  11. Forse questa foto sgualcita ti è servita per interpretare la vita su mille ipotesi. Come faceva Gide che dialogava su ogni libro per trovare ogni possibilità,soluzioni e risposte. Ma tu resta "come sei". Baci. Mary

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  12. Se ti dico Mary che io e Gide ci assomigliamo mi scomunichi a vita? Vabbè c'è il Giubileo anche senza pentimento. Baci, Mirka

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