Spalancato come un'affiatata bocca assetata, mi apparve in sogno questo bianco fiore. Nel l' Accesso alla visione, la necessità di raccogliere l' Essenziale d'acqua e di sole, per dargli una segreta gioia moltiplicata da qualche pistillo caduto in qualche crepaccio della terra. E agli occhi tutto un giardino ricco di ogni diversificato colorato, il giorno in corso illuminato a teca di fari, come alchimia prodigiosa scaturita da linfa e humus quando inarrestabile e naturale si unisce al suo originale di albero o di steli o di un sentito formandone un pensiero in cerca di gemello pure sostanzialmente diverso. E poco importa se in ramo, scortecciato, foglia, petalo, o semplicemente un indistinto Tutto riformato alla vista di occhi diventati memoria di primo stupore.
Mirka
Concerto per clarinetto A Mag K 622 Mozart
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