fiume

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fiume della vita

venerdì 13 giugno 2014

L'ARGILLA DELL'AMORE E LE FORME DELLA VITA













Mi sono stupita nel rivederti con quella tuta rossa.  Pareva non essere passato il tempo nè i nostri giochi di parole, addormentate solo per essere svegliate dalla battuta lieve che mai ci mancò anche quando le prove erano sentinelle pronte a sparare.  Il nostro fu un abbraccio di quelli che allargano la forza,con la certezza di ritrovare il bene più che la felicità. E sapevamo che questa era la vera legge della vita.  Tu non hai mai perso tempo a differenza di me scialato anche quando facevo finta di lavorare grosso.  Sarà per questo che ogni mese m'infilavo in quel negozietto di calzolaio subito dopo quel baretto dove si consumava due chiacchere e un caffè?.  Non riesco staccare gli occhi dai tavoli,dalle mura,dalle tue sculture sparse qua e là, qualcuna restata sospesa. Degli apprendisti lavorano. Sono adulti eppure si adoperano a lavorare con serena tranquillità. Quella che dovevano usare gli antichi. Ogni tanto alzano gli occhi,si scostano un poco per visualizzare la loro opera da diverse angolazioni,ci scambiamo dei taciti assensi comunicativi,poi riprendono il filo misterioso di un segreto che circola nelle loro mani,io al mio giro sugli oggetti che sanno l'odore del tempo e a me così familiari. C'è silenzio nel laboratorio. Un silenzio dove sprizza l'energia come quei raggi di sole che filtrano dal lucernario e che si fissano saldamente sulla terra.  E paiono  pioggia  caduta per arrivare alle radici della terra. Quella terra che tu ami e lavori e che anch'io amo e tutto mi sembrava preparazione di multiple vitalità concentrate per un'unico scopo e che Oscar col suo occhio da psichiatra avrebbe revisionato benignamente puntando il sorriso sull'unico puntino in eccesso o inconsciamente sfuggito . Ma Oscar non c'è più. Tu piena di lui,dell'amore che Vi ha guidato insieme,dei sospesi che ti ha lasciato in eredità affinchè tu li conducessi per le tue strade dando loro vita. Altra vita. Mi hai raccontato come hai superato e superi le paure di ogni viaggio quando devi prendere l'aereo,eppure sei riuscita a fare la spola tra Nairobi e l'Italia forte di un progetto che fa vincere resistenze e paure.  DONARE tutto quello che si può e darlo con la visione concreta che cresce nel presente  come gradini di  futuro da lasciare agli altri che ancora cercano e non sanno. E ora là hai trovato una grande famiglia con quei bimbi che ti aspettano come il sorso di quell'acqua mai bastante e che tu insieme ad altri generosi e aperti all'impossibile avete gestito con sforzi immensi con la felicità negli occhi.        Continui col tuo stile autonomo e coerente.  L'occhio si ferma su un particolare che mi ha colpito.  Una gamba umana. Enorme. Concreta ma dove vibra un'incredibile delicatezza uscita dalla sensibilità delle tue mani.  Una gamba che sembra staccata da tutto il resto del corpo,eppure se mi scosto un poco,chiudo gli occhi,li apro, sgombro l'impressione che mi ha dato l'impatto con quell'enormità, vi trovo l'insieme,la costante ricerca,tranquilla, il processo unitario. Molto ci ha accomunato. Con una sola di differenza nel filo conduttore dei reciproci cammini. Tu la febbre dell'inquietudine la portavi nelle mani,io nell'anima placata solo dal canto che interpretavo in tutta la gamma della mia duttile canna vocale,nella musica,amica fedele per inesplorate aree di spazio.    Tu non conoscevi la sosta, quella che permette l'ozio e il vuoto,io che sono impastata nell'argilla ha bisogno della frenesia d'aprile,del letargo in piena estate. Mi hanno sempre affascinato queste differenze,sopratutto perchè ribaltavano le leggi dell'astrologia. Tu nata sotto il segno dei pesci,io sotto il toro,sole  di terra ma con radici nell'acqua, tu dentro ogni fessura della creta io spaziando insieme a Orfeo eppure... il mio è sempre stato sogno di stabilità. Quello che protegge e rassicura.            Arte complessa la tua,come complessa è stata la mia ricerca di perfezione. Un esatto calendario fondato su calcoli matematici e la luce che viene dall'intuizione dopo la fatica della ricerca...  Misteriosa,strana,senza idealizzazione,senza metafisica eppure ripercorrente tutti i tempi e trappassandoli. Eppure davanti alle tue opere la sacralità l'ho sempre trovata.  Quella appunto che si prova davanti alla  pura bellezza. Tu non cerchi  qualità estetiche eppure l'equilibrio tra struttura e sensibilità è piena forza nel principio unificatore comune a ogni tua opera modellata a forma d'intero che la dota di una vitalità irreale,un volere (inconscio) di esorcizzare quelle forze distruttrici che parallelamente camminano col bene. Ecco proprio come  hai saputo esorcizzare le tue paure d'aereo e dell'Africa andando loro incontro  con la gioia esplosiva che si prova  quando lo scopo è un sogno BelloBuono da realizzare. Le tue opere sono come te. Svelano "lentamente" solo a chi le sa guardare senza tempo nel loro complesso unitario e, come se ogni scoperta fosse riservata a chi con occhi sempre nuovi esplora il mondo. Uscendo dai propri confini,entrando in strati di mondo inimmaginabili, dentro ogni cultura,razza,umanità,avvicinandosi in punta di piedi come si fa per un bimbo quando si accinge ad esplorare la vita. Come l'argilla macinata dalla sensibilità delle tue mani sicure dove aleggia lo spirito cosmico proprio come faccio io su ogni nota che mi vibra in tutto il corpo anche quando la gola resta chiusa e come sigillata.      È stato bello questo scambio di abbracci dove la vita ha ancora soffiato il fresco della semina in forme misteriose che ha bisogno della notte per sentire quanto il giorno sia...in virtù di quei fili cresciuti nelle oscurità che macina il dolore

Ciao,t.v.b.Mirka


"La mia Africa" (Solo l'Amore può guarire il male che hai)



 

6 commenti:

  1. Mi congratulo sinceramente per questo bellissimo post, vivissimo emerge tutta la positività che l'amore trae da ogni sostanza pura.- Salvatore

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    1. Profondamente riconoscente ringrazio te SALVATORE per l'essenza concreta e pura di questo commento. Mirka

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  2. Ecco un'altro canto alla creatività. Però è un post da rileggere con la giusta tranquillità. Baci. Susi

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    1. SUSI carissima sorpresa da un'altro canto,ti abbraccio con la tenerezza forte di sempre e grata. So come impegnativo e gravoso è il lavoro che fai. Mirka

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  3. Un magnifico post ricco di sospesi da riempire con altrettanto amore con altrettanta creatività. Complimenti vivissimi ad entrambe. Il camice verde Andrea in pausa sudata a rinfrescarsi con questa musica bella.Un gelatone alla menta a te e anche alla tua amica. Ciao maestra. Ogni tanto provo lo czerny ma svelto torno al mio camice verde. Bei tempi però.

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  4. Si Andrea,bei tempi di sospensioni sempre riempite da inedita meravigliose sorprese. Il futuro?... E chi lo sa. Ma nel presentd skcuramente un fresco alla menta piperita. Ciao,Mirka

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