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fiume della vita

lunedì 26 ottobre 2015

LEI




Da poco era passata la Pasqua e da un giorno la commemorazione di un giorno altrettanto bello. Forse più bello per chi non andava a messa la domenica. Il 25 APRILE. I fiori gareggiavano col Cielo. Lei ne fu felice. Come sempre. Solo per la frazione di un attimo l'anima si arrestò dal suo Volo appena cominciato. Uno strattone Invisibile la riscosse da quella Volontà  sovrumana di restare.  Lei "non voleva" andarsene  per la coscienza di "quel tutto" in addivenire.   Non potendo parlare, lasciava agli occhi la forza di volontà, intensa come la luce di un mezzogiorno estivo forando la stessa luce.  Poi reclinò il capo.   Sapeva che il messaggio sarebbe passato dalla mente passando subito oltre, cosciente che non sarebbe arrivato alla profondità delle viscere, a modificarne la natura, né il corso del Destino.     Così tacque per sempre.      E dire che l'amava. L'amava di un Amore che credeva più forte d'ogni limite pensato da umana potenza.   Eppure non bastò.    Ancora a distanza, Aurora si emoziona a quel ricordo, e si domanda se Amare sia invece una condanna più che la voce comune che gli attribuisce il miracolo di fare nascere la gioia.  Una condanna da sentire oltre lo stesso finito, con l'impegno della Responsabilità ad agire per non vanificare l'offerta del sacrificio. (?)     Sconfitta, Lei parve arrendersi a ciò che quella volta non poté cambiare.   Stanca chiuse gli occhi alla vita come per abbandonarsi a un lungo sonno.  Fu l'unica volta che nel volto non le si riflessero i bagliori del sorriso.   Il sorriso sempre portato in ogni lotta e quella volta perso per sempre. Una nebbiolina rosa si stava formando attorno a Lei. Aurora ebbe l'impressione di vedere la mano di Dio, implacabile nella sua volontà fatta di affilato coltello.  M. (Dai Racconti Il Destino Nel Nome)


"Im Abendrot" (Vier Letzte Lieder -R. Strauss)


"O pace, vasta e silenziosa,
 pace profonda del tramonto.
Siamo così stanchi del cammino-
è così, forse, che si muore? (H.Hesse)

 


14 commenti:

  1. Non condanna ma continuità di quell'amore responsabile oltre quel "finito mortale" usando una tua espressione. Il compito finisce con la sua completa realizzazione. L'amore è testardo più della conoscibile misura. L'amore proteggerà sempre. Riempie ogni mancanza e con fermezza amorevolmente guida ti costasse pure un'orecchio...Un grandissimo abbraccio. Sergio

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  2. Quanti spunti per meditare sul senso di quelle lotte che così spesso ci appaiono inutili, sulla responsabilità dell'amore che si riformerà anche senza il nostro consenso. L'amore è atemporalità, essenza e fulcro dell'universo ,immutabile energia che trasforma anche senza parere. Un abbraccio affettuoso cara Mirka. Av R. S.

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  3. Un po' di brividi e una riflessione per me. Credo che chi ha come obiettivo il bene di qualcuno,non smetterò di lottare fino al raggiungimento che non ha mai fine. Come si sperimenta? Non avendo timore d'affidarsi a questa verità. Bacioni. Lilli

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  4. Una battaglia persa non significa necessariamente "avere perso" ciò che si aveva nel cuore. L'anima non conosce nessun tipo di resa anche se non svelerà mai il mistero della sua presenza. Mary

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  5. Mah! Col tempo Sergio anche rimetterci un orecchio poco importa. Però mi tengo calde le tue parole. Grazie, abbraccio. Mirka

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  6. Avvocatone ti adoro. Certo che Tutto si trasforma e noi insieme. È un bene? Ce lo diremo se avremo la fortuna d'incontrarci ancora come auguro e spero. Bacio, Mirka

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  7. Lilli carissima che tu sia benedetta. Ciao angelo del cielo, Mirka

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  8. Forse è così Mary dolcissima, a cui auguro ogni bene con la sincerità del mio cuore

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  9. La natura con cui si nasce e il destino. Un ricordo che ossessiona rimandando a un'emozione che resterà come pietra portante. Sono anch'io un poco fatalista e dico come te,contro il destino poco si può se non provare a scendere a patti. Nic

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  10. "Scendere a patti" dici. A volte devi tuo malgrado anche se oer temperamento non l'avresti mai fatto. Ma ci si adatta consapevoli che esiste ben altro. Ti abbraccio immaginandolo fisicamente vero. Mirka

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  11. Che mistero ci lasciano i nostri cari da interpretare come ultimo messaggio prima di scomparire per sempre! L'inconscio (anima?) della morente sapeva quanto sarebbe stato necessario restare nel suo processo di umanità continuativa, di comprensione e di guida per una natura che, incapace di un cambiamento strutturale sarebbe andata incontro al buio sbattendo contro un muro. Purtroppo non bastò neppure l'amore sconfinato ad arrestarne il volo. E' bello questo post. Vi si trova il dolore, il rimpianto ma anche la profondità dell'affetto. Ciao cara. Un abbraccio fortissimo. Grazia

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  12. Si Grazia un'immenso affetto come mia unica ricchezza. Mirka

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  13. Il sublime meraviglioso slancio vitale che vuole ancora donare un sacrificio per amore ma che impotente reclina il capo perchè non le fu concesso. Ciononostante Lei continuerà a esserci e tu devi averne la certezza. Ho conosciuto Bianca e so ciò di cui è capace. Il suo essere positivo era di per se stesso una grazia,un'autentico miracolo di guarigione da ogni sconforto o male. Elsa

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  14. Si Elsa. Una positività quella di Bianca che non escludeva il realismo e insieme la pietà. A Lei imperitura riconiscenza anche se. Ciao, Mirka

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