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fiume della vita

giovedì 19 maggio 2016

IL RIAFFIORARE





E l'improvviso       di una scrittura amata portò alle gambe il senso della marcia per ritrovare nei voli di farfalla tutti i colori di una stagione nuova, l'atto di volontà a farcela che sempre contraddistinse il mio andare incontro, dire a me quanto sia bello sentire,  provare emozione, e percepire il ritmo in ogni cosa e io strettamente legata a loro.   Magari  comunicandola agli altri attraverso gli occhi, con un ascolto sincero ed empatico, la calma "pensata" di una risposta riaffiorata da tutte le cose viste e  insieme unite.  Essere capace di riappacificare ogni moto contrario, i tempestosi sbalzi di umore, le inquietudini, anche se motivate. Una serenità, insomma, che si contempla, per dirla alla maniera di Wordsworth, come homo che parla a un altro homo, dai miei agli occhi degli altri e viceversa, consapevole di farlo e di ciò che sta avvenendo.   Il potere della scrittura.   Lei che era armonia nel suo ridere di tutto e      piangere.    Mirka



"Adagio " (Concerto V Imperatore - Op 73 E flat Major -Ludwig van Beethoven)




9 commenti:

  1. Riaffiorò un segno di scrittura mandata dal Destino perchè il corpo e lo spirito lo chiedevano,ritrovando,come nelle fiabe antiche, la strada smarrita, ridandole forma di consapevole coscienza e...comunicando agli altri la sua gioia,sentì rinascere l'amore per tutto. Giacchè la vita e ogni creazione è sempre il più prezioso dei beni. Un caro saluto Mirka. Bello questo post. Davvero. Salvatore

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  2. Bella pulsione vitale è quella che ci viene da chi c'è ne ha dato esempio,portandoci e guidandoci a sentirla nel ritmo di ogni cosa,a percepirla nella natura e poi a trasmetterla all'uomo in onde alte di serenità e di pace. E questo Adagio grandioso di Beethoven si unisce all'armonia del post. Un bacio. Mary

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  3. E' bello tradurre la vita a partire dalla natura. Non si faranno soldi ne carriera,ma si arricchirà la vita di qualità. Quella personale e quella degli altri. Una scrittura amata è lì per ricordarci che il senso del camminare è la felicità di farlo,il piacere di ritrovare una volontà lasciata andare per inerzia o sconforto,e condividere con gli altri il bello raccolto dalle emozioni osservando la natura nei suoi mille colori,ora in festa di primavera,e sentire il buono che passa fra se e gli altri. Come faceva "lei" ridendo e piangendo. Insieme o da soli,ma sempre scivolando sul filo della gioia che unisce. Affettuosamente ti abbraccio. R. S.

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  4. Grazie di cuore Salvatore, anch'io ho sempre creduto alla "non" casualità su cui lavorare per dare lampi di luce alla nostra intuizione e farne strada corrispondente. Un caro saluto, Mirka

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  5. Si. Mary, è così. Gli impulsi vitali sorgono, anzi dirompono solo da una fonte originaria a cui attingere e continuare la coerenza del nostro cammino. Baci, Mirka

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  6. La Gioia. Non conosco altra via Avvocato che non abbia dato a me anche il senso preciso del vivere e come altrettanto senso unitario trasmetterlo, donarlo. Questa è stata la mia "carriera" augurandomi di non venirne mai a meno, costasse pure un granello di finzione. Bacio, Mirka

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  7. Il passato riemerse nel presente come primavera,agendo con positività e creando armonia fra se e se,relazionandosi con la natura e permettendo agli altri di goderne leggendo i pensieri scaturiti da quell'intreccio di occhi e ascoltando della musica divina. Con affetto faccio emergere un abbraccio anch'io. Sergio

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  8. Quel giorno Sergio fu così. Un misterioso intreccio e...armonia diffusa. Ciao e sempre un'Evviva alla Vita buona. Mirka

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  9. L'istante Tiziana. L'unico capace di fermare il tempo. Noi pieni di lui e senza altra memoria. Bacio, Mirka

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