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fiume della vita

mercoledì 12 dicembre 2018

AL MIO GATTO







Ti ho immaginato e intero ti sei formato ai miei occhi appena un po socchiusi.
Ti ho chiamato e sei uscito con la testa dalla feritoia del tuo albero preferito. 
 Ho pensato di chiamarti col tuo nome su la tonalità della tua stessa voce e sei venuto sul battere delle ciglia, diventando musica. Quella che io suonavo solamente per te. 

Sornione, dolcissimo, e intrigante fusoliere in cerca del sorriso complice. 
 Mi sono detta
" Immaginare è ovunque Esperienza di un sentito dove il Tempo non esiste, oppure si è fermato per sonnolenta digestione."   
Tu, Gatto, 
sostanza identitaria con la tua coda balzata a scudo, quando infuriato.
Con gli occhi sempre aperti al mistero che ovunque porta alla inconoscibile strada ove solo i tuoi occhi davano misteriosa Risposta. 
 Gatto dalle mille Essenze concentrata a Una.  La fedeltà a Te stesso.
Enigmatica sfinge lunare in guizzi di bruciante sole scheggiato a braciere. 
Indecifrabile cifra scintillante nel suo prisma di stellato cielo.
 Commediante a vita per fare impazzire gli umani, ma Tuo il piacere più autentico e segretissimo.  
Libero viaggiatore cosi lontano dallo sperimentalismo Imposto dagli uomini.  
Trionfante e fiero per zuppa regalata al secondo cenno di  Diabolik JoJo.
Cifra unica di passaggi incuriositi in competizione con la tua Curiosità incisa sui tuoi  baffi vibranti al l' Umbertino sempre al l'erta per "qualcosa" irridendo i bipedi per stabilitesi dottrinali al saccente cocchio saputo. 
 E ancora ti cerco.  Nelle ombre flessuose di ogni parete quando il sole a sera tarda a lasciare la terra. E pare realtà quella unghiata che alla tua si confronta  giocando insieme a chi prima cede le armi allungate dal l'umidità del naso. 

Forse l'eternità sta solo lì.   Muta e mobile nei tuoi occhi enigmatici, nel movimento perenne della tua coda dritta finita a puntato di interrogativo restato tale a perenne vita territoriale qualora, e a protettiva resistenza per un ibrido composto di piacere o in utili Schumacher in quella tua coda puntata per sicuri graffiati come impronta Identitaria.  




 ( Mirka)




Dopo il sogno -Fauré








Nota: buttata giù in un momento di nostalgia per immobilità forzata da vermicelli influenzali  e tra una  fastidiosa pausa e l' altra di tosse ( canina).  E nel mentre il freddo gracchiante timbrato aveva il corpo, mollemente distesa  poggiava su aureo guanciale il marmoreo collo ventilando a fiore la sonnolenta aure in granulari d' oro di gatto fusoliere e alquanto  assai birbone. E come per magia di mafia tutto fu prato di erbetta tenera e campi in fiore ondeggianti inni nel mentre a diafana donzella parlava al l' aria come fosse la perfetta forma del suo  magnifico Gatto imperatore.

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