Alla dolente tristezza contrappongo "sempre" la freddezza della ragione. Così ho risposto a un signore, molto gentile, che dichiarava di trovarmi in gran forma. E mai fui più bugiarda Mirka
Fanciullino eracliteo?...Che per sfida o per divertimento giocò a confondere ma senza perdere il gusto di nascondere a tutti il suo pensiero ben conoscendo quel che faceva. G.M.
Tutto serve se aiuta a amntenere la giusta distanza tra una realtà (bugiarda) e quella di un'apparenza che tradisce un pò. Non è forse "la disperazione degli uomini di pensiero" ti risponderebbe Kerouac?... Elsa Fonda
Non è detto che corrisponda proprio tutto. E allora si prende in prestito un pò dall'uno e un pò dall'altro con l'esperienza del bravo equilibrista nella sua partita con la vita. Un pò mestiere,un pò fortuna. Siamo sulla scena,volenti o no, ma se si "vedere" al di là della prosa quotidiana,e si sa ascoltare la musica che ci fa bene al cuore e, Brahms portatore di serenità scavata dal profondo con difficoltà e non senza paura,si saprà ritrovare anche l'armonia come perfezionamento di vita. Almeno come ideale. Un ciao glorioso che si senta fin lì.Nicola S.
Da un particolare,tipo sorriso o il modo di camminare si può arguire ciò che veramente stà dentro a una persona. E quello che ha avisto quel signore in te gli è bastato per affermare quanto ha detto. Tu però sapevi quanto sia difficile se non impossibile individuare la particella mancante per essere dentro a quell'assoluto rispondente realmente alla verità. Da cui si deduce il titolo che hai voluto dare al post."Contrasti". M.Lussurgiu
Lo stimmung di quell'istante manifestavaciò che vide quel signore. A lui bastò constatare questo e quella fu la "sua" verità. Tu ne hai rivendicato semplicemente la possibilità della variante probabilmente già in atto. Cappello! Klaus Voigt
Tante volte gli altri vedono quello che vogliono vedere. Noi con grazia o con brusca lucidità li riportiamo alla realtà della ragione che non dice bugie. Baci.Grazia
GRAZIE VERAMENTE DI CUORE AMICI. Il mio piacere sarebbe quello di rispondere ad ognuno,come faccio sempre. Per educazione,per valore acquisito. Purtroppo è un periodo difficile e complesso che sicuramente finirà. Così sarò quella di sempre.Almeno me lo auguro e spero. Un grande abbraccio a tutti, Mirka
Come ti capisco amica! La ragione è spesso il contrario di ciò che si percepisce. L'armonia sta tutta nel conciliarre questi contrasti oltre l'istante. Impresa che solo la musica può permettere. Quante volte ce lo siamo detto e provato. Ricordi?...M.Berni
Per quel signore è stata la "sua" esperienza. Quello che vedeva gli comunicava benessere e a lui bastava questo. Per te il contrasto è servito per trovare la misura giusta di ciò che sentivi. Non per niente hai scelto Brahms. Un abbraccio.Tizzi
eh.. Brahms!
RispondiEliminaFanciullino eracliteo?...Che per sfida o per divertimento giocò a confondere ma senza perdere il gusto di nascondere a tutti il suo pensiero ben conoscendo quel che faceva. G.M.
RispondiEliminaTutto serve se aiuta a amntenere la giusta distanza tra una realtà (bugiarda) e quella di un'apparenza che tradisce un pò. Non è forse "la disperazione degli uomini di pensiero" ti risponderebbe Kerouac?... Elsa Fonda
RispondiEliminaNon è detto che corrisponda proprio tutto. E allora si prende in prestito un pò dall'uno e un pò dall'altro con l'esperienza del bravo equilibrista nella sua partita con la vita. Un pò mestiere,un pò fortuna. Siamo sulla scena,volenti o no, ma se si "vedere" al di là della prosa quotidiana,e si sa ascoltare la musica che ci fa bene al cuore e, Brahms portatore di serenità scavata dal profondo con difficoltà e non senza paura,si saprà ritrovare anche l'armonia come perfezionamento di vita. Almeno come ideale. Un ciao glorioso che si senta fin lì.Nicola S.
RispondiEliminaDa un particolare,tipo sorriso o il modo di camminare si può arguire ciò che veramente stà dentro a una persona. E quello che ha avisto quel signore in te gli è bastato per affermare quanto ha detto. Tu però sapevi quanto sia difficile se non impossibile individuare la particella mancante per essere dentro a quell'assoluto rispondente realmente alla verità. Da cui si deduce il titolo che hai voluto dare al post."Contrasti". M.Lussurgiu
RispondiEliminaLo stimmung di quell'istante manifestavaciò che vide quel signore. A lui bastò constatare questo e quella fu la "sua" verità. Tu ne hai rivendicato semplicemente la possibilità della variante probabilmente già in atto. Cappello! Klaus Voigt
RispondiEliminaTante volte gli altri vedono quello che vogliono vedere. Noi con grazia o con brusca lucidità li riportiamo alla realtà della ragione che non dice bugie. Baci.Grazia
RispondiEliminaUn caro e affettuoso abbraccio ed un grazie grande come la tua vicinanza...
RispondiEliminaLuigi
GRAZIE VERAMENTE DI CUORE AMICI.
RispondiEliminaIl mio piacere sarebbe quello di rispondere ad ognuno,come faccio sempre. Per educazione,per valore acquisito. Purtroppo è un periodo difficile e complesso che sicuramente finirà. Così sarò quella di sempre.Almeno me lo auguro e spero. Un grande abbraccio a tutti,
Mirka
Come ti capisco amica! La ragione è spesso il contrario di ciò che si percepisce. L'armonia sta tutta nel conciliarre questi contrasti oltre l'istante. Impresa che solo la musica può permettere. Quante volte ce lo siamo detto e provato. Ricordi?...M.Berni
RispondiEliminaPer quel signore è stata la "sua" esperienza. Quello che vedeva gli comunicava benessere e a lui bastava questo. Per te il contrasto è servito per trovare la misura giusta di ciò che sentivi. Non per niente hai scelto Brahms. Un abbraccio.Tizzi
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