fiume

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fiume della vita

giovedì 5 marzo 2015

PICCOLA FOGLIA





 La prima foglia ha bucato la terra.  Ha lottato per  farlo. Tra il gelo, l'azzurro intorpidito dalle dita d'un sole avaro, il vento senza carezza, la sporcizia portata.  Presto diventerà fiore. Vorrà essere guardato ma, se qualcuno non lo farà,morirà infelice per il suo "non senso"  d'una crescita senza che l'eco di un ricordo lo abbia sfiorato.  L'unica via d'uscita sarà il chiudersi nel suo guscio di petali o aprirsi a una ferita rossa prima di ritornare foglia. Foglia che qualcuno impietosamente calpesterà.   Come un bimbo cresciuto troppo in fretta o non cresciuto affatto per incapacità a sopravvivervi.  Ma cadrà  davanti al suo sogno profumato di essenza anche se avvolto dalla polvere che gli ha portato l'aria.  La sua immortalità dentro quell'attimo di splendore nella lotta per bucare la terra.   È sempre una questione di passaggi. Pioggia alle radici alternata al sole per l'albero.  Impronta di luce sulla foglia.   Pane e poesia all'uomo affinché il gusto della vanga non gli venga mai meno, la poesia come finestra  aperta alla Speranza.


Mirka






"Finale" (II Sinfonia detta Resurrezione -G. Mahler)





7 commenti:

  1. Un bel pensiero che mi porta ad una riflessione. La natura ci parla attraverso le piante e i loro fiori, che colorano e profumano ogni angolo di mondo, a differenza dell'uomo che sporca e ammorba con inquinanti derivati dal falso progresso.
    Ciao

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  2. Il falso progresso dell'uomo è solo quando perde di vista la connessione al tutto. Ciao Francesco e sempre bello risponderti

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  3. Che triste, questo post. E dire che parla della vita...

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  4. Paola,triste? Perchè? Non sarebbe l'immensità della Vita se non fosse attraversata da un filo che,considerando tutto unisce. Un'allegra strizzata d'occhi. Va meglio così? Un saluto per un sereno we è tutto per te. Ciao

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  5. Grazie, cara, un abbraccio a te.

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  6. Anche quest anno le rose stanno cacciando vigorose sul mio balcone. Stamane le ho accudite, pulite, concimate, preparate alla primavera.

    Quella che non sento

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  7. Ciao caro come stai? Prendo atto che quel "non" sentire la primavera ci accomuna,ciononostante provo piacere immaginarti sempre ricco di attenzioni resistente a ogni avversità. Un abbraccio,Mirka

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