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fiume della vita

martedì 30 giugno 2015

LE NOZZE E I MARTELLETTI DI MEMORIA




Dentro la casa trambusto   un trambusto di festa come di Vita che s'impone per scopo e finalità di produzione.   Una lieve sensazione di estraneità e frastornata da tanto chiasso,fece da spinta ad uscire sul balcone.   M'accolse il silenzio Amico  portato dallo stormir di fronde,dagli abeti e dai pini   il sussurro di un'antica favola di principi e principesse   arcobaleni aurorali   u'unico aquilone rosso a forma di cuore   un'unica bocca aperta a inseguirlo   l'aria calda evaporante fresco e frescura   un pizzico di malinconia.   Rilassata e tranquilla respirai a lungo  bevendo avidamente la bellezza di quel posto   poi   in lontananza un mormorio  indistinto appena percepibile all'orecchio ma sempre più chiaro catturò tutta la mia attenzione.   Un ruscelletto.   E tutto fu lì dove i giorni parevano allegri martelletti d'eternità appuntata alla nuvola di un seno   l'ombra blu su una coscia guardata con stupore felice di ritrovarla ad ogni alba del giorno.  Il mio sogno ferito dentro a un orologio fermo.   Eppure fu proprio grazie a quel' Evento di felicità se  alla memoria guizzò la vita d'allora,coi suoi suoni e i silenzi improvvisi a far festa    rivivendola come se non fosse passata  agganciata ancora al presente di un indeterminato, forse solo interrotto come si fa per un discorso quando suonano la porta.  Mirka





"Ecco mormorar l'onde" (Claudio Monteverdi)


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