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fiume della vita

venerdì 24 luglio 2015

LA TROMBA D'ARIA E IL CINISMO DI MENIPPO

La vide arrivare- L'onda seguita da quella mostruosa informe nera bestia. Alta. Terribile. Inarrestabile come solo la creazione e Dio. Dura. Una frustata come quella data a Cristo. Stava davanti al mare e giocava con la sabbia sporca dai detriti lasciati a riva facendola danzare con gli alluci irrequieti o comunque impossibilitati a restare fermi. E d'improvviso eccola ergersi come la creazione lenta e già avviata dal seme di un'idea. Da prima ne ebbe paura. Una paura superficiale per essere sinceri e con la stessa gioia feroce si lasciò travolgere da quel mostro informe e smisurato che sempre procura il dolore quando prende il fegato attorciglia le viscere strizza il cuore e lo trasforma in rabbia. E fu un Tutto Uno con lei e con lei si affrontarono insieme. Marciarono. Scossero. Travolsero. Chiunque s'imbattesse contro quella forza. Poi l'atmosfera cambiò,mutò come per magia Scese la calma tranquilla che nel giusto della furia trova il senso per sfidare ancora la vita. Senza più vestiti e con la libido complessa dell'esperienza più varia e arrischiata e per le cosciente mutazioni verso orizzonti trascoloranti proprio mentre più vividi appaiono pur nel loro essere irraggiungibili come sempre quando si ingenera il sentire dell'esistere, del tentare, del provare e cambiare, ma eccitante al punto da non permetterne la resa per rimanere sempre uguale a se stessa. No. Non si sarebbe assoggettata a nessun diabolico Fato o cinico Menippo e senza l'accademia dei romantici parrucconi. Lì la sua unica inequivocabile legge di necessità vibrata nel segreto e complesso nucleo centrale di se stessa. Una sospensione quasi ancestrale senza voci ne respiro, ma immobile e preciso che si contempla al di là della realtà e al di fuori del Tempo.

 (Estrapolato dai Racconti Il Destino Nel Nome)

Mirka
 " DIES IRAE "  (Requiem.W. MOZART )

4 commenti:

  1. Hai reso molto bene il dolore e la "bestia che s'inserisce.

    Su lui piango,per la sua
    "solitudine" dagli uomini;
    lui che mano sanatrice
    mai non sfiora, o sguardo amico
    lui dolente in "abbandono"
    lui malato d'ogni male. (Su Filottete- Coro) Un carissimo abbraccio. Salvatore

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  2. Grazie Salvatore. Sarà il continuità del mio cammino. Ricambio con affetto l'abbraccio. Mirka

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  3. Nel dolore ci sono tutti i germi della rabbia e tu l'hai descritto in modo perfetto. ma la rabbia crea anche i terribili sensi di colpa causa di altro dolore,tormento. Esserne consapevoli significa conciliarsi con se stessi e con quella parte ferita. La più grande delle esperienze di crescita dell'anima e quindi capaci di vincere sul destino. Ciao cara e alla prossima chiacchierata,spero finalmente a voce. Ornella

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  4. Ciao mia dolcissima razionale. Alla prossima dunque l'anticipo di un bacio

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