Un'allieva talentuosa ma dal carattere ancora instabile, ombrosa, forse anche con qualche conflitto interno, sensibilissima da scoppiare in singhiozzi per una semplice osservazione fatta con materno affetto ma capace di frementi effusioni per un passaggio musicale che l'ha particolarmente colpita, non è facile da gestire, incoraggiarne la volontà già di per se stessa esitante. Ma quando quest'oggi, dopo quasi due ore di ripetizioni, riusci a portare a termine felicemente la lezione e vidi nell'allieva i lucciconi agli occhi, allora ringrazi Dio due volte. Una per avercela fatta a fermare il battito di ciglia d'impazienza, la seconda per essere stata capace di non frenarne l'entusiasmo restato incollato sul panchetto del pianoforte. Se poi a mia volta ero ammagonata per reminescenze mie, sono stata non brava ma bravissima. Il premio del giorno comunque, mi fu assicurato da questo inaspettato bellissimo risultato.
Mirka
"Preludio" (Op 28 N.2 -F.Chopin -film)
Carissima,mi è piaciuto molto questo post per la delicatezza,gli scrupoli che hai avuto,l'attenzione. Si può dire una lezione per tutti. La tenerezza o l'amore verso un'altro essere umano,in questo caso la tua piccola allieva talentuosa ma anche così ricca di contrasti che vince ogni resistenza,fa crescere armoniosamente aumentando l'entusiasmo. Certo,non è facile gestire una personalità ancora da formare,con dei talenti ma così sensibile e ombrosa. Eppure tu sei riuscita ad arrivare alla sua anima comunicandole affetto e fiducia. Brava. Solo una domanda se posso. Perchè hai messo il film di Bergman,credo la Sonata d'autunno? Interessante scelta anche se strana,anche se non sei obbligata a darne la motivazione. Affettuosamente ti abbraccio. R.S.
RispondiEliminaCon la pazienza si arriva a smussare ogni spigolosità e, dando la serenità si arriva a risultati insperati. Vedi quel "sederino" incollato sul panchetto. Immagino la tua felicità ma anche il tuo sospiro di sollievo. Complimenti e auguri a quell'allieva anche fortunata. Grazia
RispondiEliminaGrazie avvocato caro. Mi fa molto piacere che non ti sia sfuggito il senso di questo post concentrato sull'amore che prega affinchè nel guidare non venga fatto nessun errore. Ed è proprio il sentimento che ha portato a una felice conclusione di lezione, malgrado avessi tanti elementi per fallire rovinosamente e forse provocare una chiusura in quell'allieva così sensibile e in parte provata da qualche conflitto interno percepito dalla mia attenzione. La scelta di quel gilm di Bergman non è stata casuale. Il contrasto tra una madre fredda e Carrierista impersonata dalla Bergman e sempre pronta a rimproverare più che a far capire con amore a differenza dei tanti scrupoli che io mi sono fatta con questa creatura. Ma alla fine chi ha veramente vinto è stato la tenerezza, l'amore. Un abbraccio, Mirka
RispondiEliminaProprio così Grazia anche se con tutti i miei allievi difficilmente perdevo la pazienza. Potevo sentirmi stanca ma solo per avere dato tutta me stessa. Bacione, Mirka
RispondiEliminaRicordo la tua dolcezza quando insegnavi. Se si scoppiava a piangere era perchè invece del rimprovero (meritato) si trovavano i tuoi occhi buoni e colmi di fiducia che non bisognava deludere nella prossima lezione. Ma come si era felici d'esserci impegnati! Susi
RispondiEliminaMi sembra di viverla quella scena. Se sono diventat forte autonomo e con tanta volontà che insiste sino a risutato pieno,credo di doverlo alle tue lezioni di allora,anche se ho scelto per i camici verdi. Ma nei "prati" vi ho portato la semenza di quell'amore imparato da te. Andrea
RispondiEliminaGrazie Susi anche se ora sono commossa io. Un bacio, Mirka
RispondiEliminaAndrea tu mi confondi ma,se qualche briciola di tutto quel prezioso che Sei fosse ciò che ti ha nutrito un tempo, anche il mio esserci avrebbe avuto ampio senso e premio. Un grande abbraccio caro e a risentirci. Mirka
RispondiEliminaPer avere risultati buoni nell'insegnamento bisogna avere la vocazione. Allora si trova l'infinita pazienza e con la pazienza il premio, dandolo non scontato,anzi,il premio è per pochi pochissimi casi,perchè riconoscerlo è anche lì fortuna. Nel tuo caso la vocazione c'è e questa volta sei stata anche fortunata. Brava e complimenti a questa giovane talentuosa augurandole,col cuore, di continui su questa strada. Gianni
RispondiEliminaUn caro abbraccio Gianni per la schiettezza di sempre e che sempre, pur nella diversità ci ha accomunato
RispondiEliminaSolo chi ama profondamente l'insegnamento diventa testimone vivente d'infinita pazienza che con intelligenza sa occultare i più piccoli mutamenti provocati dalla stanchezza umana. Brava. Sergio
RispondiEliminaSo cosa vuol dire pazienza e i risultati di un'insegnamento buono. Grazie per questo post. Tizzi
RispondiEliminaSi Sergio. Testimonio che è così. Ovviamente vale per ogni lavoro scelto per convinzione e amore. Grazie comunque per l'apprezzamento. Mirka
RispondiEliminaGrazie Tiziana ti abbraccio forte anch'io. Mirka
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