Più che un dolore pieno
E'
quella fitta
a ricordarmi
quel bicchiere
svuotato
sino a trovare
lo specchio di noi stessi
un poco tonti
sempre
eternamente svegli
quando il non tempo
brividi quando la febbre
tranquilli come quando si ama
senza andar fuori di testa.
Incastri di luci e ombre
col corpo caldo
anche nel profilo
sfilato
sul muro della stanza Amica
dove la stufetta ardeva
poco distante dal singolo letto
attaccato alla parete
eppure
un nulla mancò sempre alla meta.
Mirka
""So What" (Miles Davis)
La camera amica. L'incandescenza tranquilla. Quella che non vuole competizione,nè teme sottomissione. Sa che ne uscirà imparando sempre qualcosa. La meta sempre sfuggente per "un nulla" . Una realtà dalla quale fu inutile scappare se non adeguandosi al tiranno Destino. Versi importanti e destinali. L. B.
RispondiEliminaGià! È così L. Dal destino non si scappa anche se ribelle fu la ferrea volontà. Grazie comunque di cuore. Un saluto, Mirka
RispondiEliminaE si aveva la sensazione di lievitare come si fosse immersi nel più puro stato d'incoscienza se non fosse stato per quel "nulla" a ricordare la realtà ostile. Indovinatissimo avere messo Miles Davis. Lui era un puro che non scherzava anche se suonava giocando sui suoni perfetti. Lucio
RispondiEliminaComunque abbia preso forma quell'incoscienza Lucio resterà sempre l'eco di ogni suono perfettamente intonato
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