fiume

fiume
fiume della vita

giovedì 11 febbraio 2016

VIA VITTORIA






Più che un dolore pieno  
  E'
quella fitta 
a ricordarmi
 quel bicchiere
 svuotato 
sino a trovare
lo specchio di noi stessi
  un poco tonti     
sempre
 eternamente svegli
 quando il non tempo
brividi quando la febbre
tranquilli come quando si ama
 senza andar fuori di testa.

Incastri di luci e ombre
col corpo  caldo
anche nel profilo 
sfilato
sul muro della stanza Amica
 dove la stufetta ardeva 
poco distante dal singolo letto 
attaccato alla parete
eppure
 un nulla mancò sempre alla meta.



 Mirka

""So What"  (Miles Davis)


4 commenti:

  1. La camera amica. L'incandescenza tranquilla. Quella che non vuole competizione,nè teme sottomissione. Sa che ne uscirà imparando sempre qualcosa. La meta sempre sfuggente per "un nulla" . Una realtà dalla quale fu inutile scappare se non adeguandosi al tiranno Destino. Versi importanti e destinali. L. B.

    RispondiElimina
  2. Già! È così L. Dal destino non si scappa anche se ribelle fu la ferrea volontà. Grazie comunque di cuore. Un saluto, Mirka

    RispondiElimina
  3. E si aveva la sensazione di lievitare come si fosse immersi nel più puro stato d'incoscienza se non fosse stato per quel "nulla" a ricordare la realtà ostile. Indovinatissimo avere messo Miles Davis. Lui era un puro che non scherzava anche se suonava giocando sui suoni perfetti. Lucio

    RispondiElimina
  4. Comunque abbia preso forma quell'incoscienza Lucio resterà sempre l'eco di ogni suono perfettamente intonato

    RispondiElimina